Anno: 1962 Durata: 115 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, COMICO, COMMEDIA, SATIRICO
Regia:Claude Chabrol
Specifiche tecniche:EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:GEORGES DE BEAUREGARD E CARLO PONTI PER ROME-PARIS FILMS, C.C.C. (ROMA)
Distribuzione:INTERFILM
Charles Denner | nel ruolo di | Landru |
Michèle Morgan | nel ruolo di | Célestine Buisson |
Danielle Darrieux | nel ruolo di | Berthe Heon |
Hildegard Knef | nel ruolo di | M.me X. Hildegarde Neff |
Juliette Mayniel | nel ruolo di | Anna Collomb |
Stéphane Audran | nel ruolo di | Fernande Segret |
Catherine Rouvel | nel ruolo di | Andrée Babelay |
Françoise Lugagne | nel ruolo di | M.me Landru |
Mary Marquet | nel ruolo di | M.me Guillin |
Jean-Louis Maury | nel ruolo di | Commissario |
Robert Burnier | nel ruolo di | Presidente |
Mario David | nel ruolo di | Procuratore |
Sacha Briquet | nel ruolo di | Il sostituto |
Jean-Pierre Melville | nel ruolo di | Georges Mendel |
Raymond Quenau | nel ruolo di | Clemenceau |
Dominique Zardi | nel ruolo di | Gendarme |
Henri Attal | nel ruolo di | Gendarme |
E' ormai nota la storia di Landru, seduttore barbuto, che negli anni 1917-1920, attirava anime gemelle mediante allettanti annunci economici sui giornali, 'anime' che in seguito si affrettava a rendere a Dio, facendone sparire 'i corpi', nel forno dalla sua cucina. Si contarono così undici vittime, senza peraltro essere eccessivamente sicuri dell'esattezza del conto, Ce n'era però abbastanza per mandare Landru al capestro; cosa che comunque avvenne al termine del processo, durante il quale l'accusato non cessò un sol momento di far dell'ironia su tutto, per la delizia di un pubblico prontissimo a confessargli la sua simpatia. Da quel momento Landru creò la sua leggenda a base di cinismo e di humor per cui ci si domanda ancora oggi se questo mostro umano non sia piuttosto un personaggio da romanzo...
"L'ingegnosa trovata di portare il personaggio di Landru dal piano drammatico a quello caricaturale non ha sortito gli effetti voluti. Il film, infatti, si trascina stancamente; gli nuocciono soprattutto le continue ripetizioni che appesantiscono l'azione e tarpano le ali al ritmo. Non convincono del tutto neppure le caratterizzazioni delle "vittime". Il tono del film, inoltre, è ibrido; lo stile di Chabrol assai incerto, la carenza d'ispirazione assoluta. Perfetta l'interpretazione di Denner." ('Segnalazioni cinematografiche', vol 53, 1963)
Incasso in euro