Anno: 2007 Durata: 112 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Sergio Martino
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:LUCIANO MARTINO, MINO LOY, MARCO POCCIONI, MARCO VALSANIA PER DANIA FILM, RODEO DRIVE, VIP MEDIA, IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM
Distribuzione:MEDUSA
Lino Banfi | nel ruolo di | Oronzo Caną |
Giuliana Calandra | nel ruolo di | Mara Caną |
Biagio Izzo | nel ruolo di | Fedele |
Stefania Spugnini | nel ruolo di | Michelina |
Alessandro Bonanni | nel ruolo di | Oronzino |
Anna Falchi | nel ruolo di | Gioia Desideri |
Maurizio Casagrande | nel ruolo di | Dott. Cherubini |
Max Parodi | nel ruolo di | Brambilla |
Andrea Baccan | nel ruolo di | Willy |
Emilio De Marchi | nel ruolo di | Ivan Ramenko |
Andrea Roncato | nel ruolo di | Bergonzoni |
Mirko Da Cruz Evora | nel ruolo di | Caninho |
Camillo Migliori | nel ruolo di | Borlotti Senior Milli |
Ilaria D'Amico | nel ruolo di | Se stessa |
Little Tony | nel ruolo di | Se stesso |
Luca Toni | nel ruolo di | Se stesso |
Francesco Totti | nel ruolo di | Se stesso |
Sandro Piccinini | nel ruolo di | Se stesso |
Alessandro Caroppo | nel ruolo di | Capo Ultrą |
Fulvio Collovati | nel ruolo di | Se stesso |
Giampiero Mughini | nel ruolo di | Se stesso |
Ivano Niosi | nel ruolo di | Operatore TV Gioia |
Cristiano Militello | nel ruolo di | Se stesso |
Alessandro Del Piero | nel ruolo di | Se stesso |
Francesco Graziani | nel ruolo di | Se stesso |
Roberto Pruzzo | nel ruolo di | Se stesso |
Claudio Lotito | nel ruolo di | Se stesso |
Marco Materazzi | nel ruolo di | Se stesso |
Carlo Ancelotti | nel ruolo di | Se stesso |
Gennaro Gattuso | nel ruolo di | Se stesso |
Carlo Mazzone | nel ruolo di | Se stesso |
Corrado Oddi | ||
Ettore D'Alessandro | nel ruolo di | Eliot |
Joanna Moskwa | nel ruolo di | Myra |
Milo Coretti | nel ruolo di | Burrai |
Urs Althaus | nel ruolo di | Aristotoles (cameo) |
Oronzo Caną si riaccomoda in panchina per guidare in serie A la Longobarda, ma si troverą costretto a fare i conti con i problemi del calcio moderno...
"Alla ricerca di apparizioni eccellenti e di come inserirli, il film perde un bel po' di logica e di storia, che č una fotocopia di quella del vecchio Allenatore, e prende la configurazione di un tipico barzelletta movie, costruito a sorprese e scenette. Alcune sono da antologia, come i numeri di Banfi-Caną con Mazzone in treno e con Lotto in un dopo Lazio-Longobarda, altre un po' ovvie, alcune inutili. Le preoccupazioni maggiori, insomma, malgrado un copione firmato in 6, risultano quelle di far entrare tutte le ospitate dentro lo stesso film, dando la stessa importanza, inoltre a Roma e Lazio, visto che Banfi č romanista e i Martino laziale. (...) In questo contesto i caratteristi vecchi e nuovi chiamati in scena risultano trofei da esibire senza spesso avere lo spessore di veri personaggi da inserire in adeguate situazioni comiche. (...) Resta comunque intatto il piacere di rivedere in ottima forma, dopo anni, Lino Banfi che torna ai celebri 'porca puttena' e 'ti spacco la noce del capocollo' e un regista come Sergio Martino, molto amato nel mondo soprattutto per i thriller, che gira un vero film dopo tanta fiction." (Marco Giusti, 'Il Manifesto', 11 gennaio 2008) "'L'allenatore nel pallone' č una parabola antiborghese alla quale si poteva credere agli inizia degli anni Ottanta quando il calcio non era al suo Kali-yuga. Difficile oggi poter riproporre la fiaba dell'uomo che con la sua umanitą fa scudo alla frana e si oppone ai disastri dei mercanti del calcio. Cosa sarą, dunque, del mitico Caną in questo 2008? E della sua confusa b-zona?" (Marco Iacona, 'Il Secolo', 11 gennaio 2008) "Ecco che il film zombie, gią imbarazzante e molesta sequela di sponsor spot, si divide in due tra family day e calcio da domenica, citando (si fa per dire) scandali e mafie. Sei sceneggiatori sei per battute come 'tramsessuali', un'interminabile sequela di volgaritą che girano a vuoto, come un blob senza l'ironia, un mix del peggio del costume che la tv offre alla societą omologata per cui Banfi si prodiga nel solito pugliese folk. Apparizioni di campioni ospiti, Del Piero, Totti e Buffon in un incubo legale e guest star Little Tony. Alla fine uno dei pił film pił tristi della storia: si esce col magone." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 11 gennaio 2008) "Si ride, naturalmente. Il primo 'Allenatore nel pallone', eroe l'allenatore Oronzo Caną interpretato da Lino Banfi, risale a 28 anni fa. Il seguito 'L'allenatore nel pallone 2' ha tardato, č fedele all'originale, quasi scarta il calcio delinquenziale presente, (ma i campioni-attori pił famosi figurano in un incubo in veste di magistrati), prova a restituire al calcio la serenitą di un tempo, celebra l'incontro tra il vecchio allenatore e il nuovo calcio, allinea avventure spiacevoli e buffe, esplode nella musica trionfale degli inni calcistici." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 gennaio 2008) "Il ritorno nel mondo del calcio da parte del profeta della "bizona" (il mitico modulo impossibile 5-5-5) sarą contrassegnato da minacciosi presidenti russi che un tempo facevano gli idraulici, giapponesi brocchi che fanno solo autogol, calciatori viziati in cerca di veline, giornaliste velenose e fenomeni brasiliani. Caną č sempre un mito. Non piega la schiena, non vende l'anima, si assume le responsabilitą, č pazzo e forse per questo motivo ha ancora una coscienza. 'L'allenatore nel pallone 2' di Sergio Martino vince la sua partita. Voleva emozionare i fan dell'originale del 1984? C'č riuscito. Non solo grazie a un Lino Banfi strepitoso, ma anche per i divertenti cammei di calciatori di ieri (Pruzzo, Graziani, Antognoni) e di oggi, da Totti a Buffon a Del Piero. Mai cosi simpatici. L'incontro in treno tra Caną e il maestro Mazzone č commovente. Se quei due sedessero in Parlamento, non esisterebbe l'antipolitica." (Francesco Alņ, 'Il Messaggero', 11 gennaio 2008) "Sarą pure diventato cult, ma 'L'allenatore nel pallone' era una discreta boiata. Eppure Sergio Martino ci riprova ventitré anni dopo con un seguito divertente solo nelle intenzioni, 'L'allenatore del pallone 2'. Protagonista ancora il simpatico Lino Banfi, nel ruolo di OronzoCaną, appassita caricatura del folcloristico Mister Oronzo Pugliese. Dunque, si immagina che l'omino sia richiamato in servizio dal mafioso russo Ramenkov, nuovo presidente della Longobarda, ripescata in A. Il 5-5-5 non rende, meglio il modulo a farfalla. E salta fuori un figlio illegittimo, sbandierato dalla bionda giornalista Anna Falchi: il centravanti brasiliano Caninho: sarą lui l'artefice della salvezza? Il protagonista si agita invano, mal servito da battute debolissime e attorniato da un folto manipolo di famosi calciatori e popolari addetti ai lavori, felici di una comparsata." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 11 gennaio 2008)
Incasso in euro