Anno: 2003 Durata: 132 Origine: CANADA Colore: C
Genere:FANTASCIENZA, HORROR
Regia:Lawrence Kasdan
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "Dreamcatcher" di Stephen King
Produzione:CASTLE ROCK ENTERTAINMENT, VILLAGE ROADSHOW PRODUCTIONS, NPV ENTERTAINMENT, SSDD FILMS INC.
Distribuzione:WARNER BROS., DVD: WARNER HOME VIDEO (2008)
Morgan Freeman | nel ruolo di | Colonnello Abraham Curtiss |
Thomas Jane | nel ruolo di | Dr. Henry Devlin |
Jason Lee | nel ruolo di | Joe Clarendon, Beaver |
Damian Lewis | nel ruolo di | Gary Jones, Jonesy |
Tom Sizemore | nel ruolo di | Capitano Owen Underhill |
Timothy Oliphant | nel ruolo di | Pete Moore |
Donnie Wahlberg | nel ruolo di | Douglas Cavell, Duddits |
Ingrid Kavelaars | nel ruolo di | Trish Oservich |
Alex Campbell | nel ruolo di | Richie Grenadeau |
Chera Bailey | nel ruolo di | Rachel Mendol |
Jonesy, Henry, Pete e Beaver sono stati bambini insieme in una piccola città del Maine e hanno avuto il coraggio di reagire con eroismo alla crudeltà. Salvando Duddits, uno strano ragazzo, hanno inserito inaspettatamente un quinto amico nel loro gruppo. Egli ha portato su tutto il gruppo dei poteri straordinari che li hanno uniti al di là di un'ordinaria amicizia. Ormai i quattro amici hanno vite separate e problemi diversi, ossessionati dalla memoria della grandezza, i loro poteri sono più un peso che un dono. Quando un incidente scioccante li riunisce non si rendono conto subito che questo è derivato dai poteri di Duddits.
"E' un film tutto effetti speciali, molto strano per il regista Lawrence Kasdan ('Il grande freddo'), uso al cinema d'autore e ai sentimenti anche personali: 'L'acchiappasogni' non è affatto male, ma è senz'altro un film di King più che di Kasdan". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 aprile 2003) "Il romanzo di Stephen King era mediocre, ma 'L'acchiappasogni' che Lawrence Kasdan ha tratto da esso è inguardabile: 132 minuti di horror e gag comiche di infima qualità. Alla sceneggiatura Kasdan e William Goldman. Alcuni alieni devono essersi impossessati dei loro corpi. Altrimenti non si spiega come l'autore de 'Il grande freddo' e quello de 'Il maratoneta' abbiano partorito un creatura così repellente e indifendibile". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 aprile 2003) "Produttore, co-sceneggiatore (assieme a William Goldman, veterano di King) e regista, Lawrence Kasdan ha perso lo smalto dei vecchi tempi: si mette al servizio della storia da raccontare e della grossa produzione mainstream. L'unica idea cinematografica originale consiste nella rappresentazione scenografica della memoria di Jonesy; il resto è efficiente spettacolo di routine". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 aprile 2003) "E' finita la guerra fredda? A giudicare dal cinema statunitense no, o forse è ricominciata. Un film come 'L'Acchiappasogni', peraltro ossessivamente idiota e pensato per un pubblico di adolescenti ritardati, è la dimostrazione di una persistenza, o di un eterno ritorno. Gli Usa considerano il mondo loro nemico e perseverano nell'immaginare cospirazioni (...) Letture sociologiche attuali sono più che permesse, ma la constatazione più triste è forse la seguente: negli ultimi anni il cinema Usa, salvo una manciata di grandi autori, è diventato il più brutto del mondo. Senza bisogno di essere extraterrestri sbarcati ad Hollywood". (Goffredo Fofi, 'Panorama', 24 aprile 2003) "Tratto dal romanzo 'L'acchiappasogni' di Stephen King, il nuovo film di Lawrence Kasdan non corrisponde alle aspettative dei fan dello scrittore, né a quelle degli appassionati del fantastico cinematografico. Kasdan, che qui è alla sua prima esplicita escursione nell'horror, ha nella sua filmografia brividi di quotidiano mistero, e avrebbe potuto essere l'autore giusto per questa storia del legame arcaico e soprannaturale che lega quattro ragazzini a Dudditz, un coetaneo handicappato, e che continua unirli nella maturità attraverso il dono diversamente precognitivo che Duddy ha fatto loro. Infatti, la prima mezz'ora di 'L'acchiappasogni' promette benissimo, con il suo ritorno alle atmosfere crudeli e incantate che Rob Reiner aveva colto in 'Stand by me' e con la discesa precipitosa in un incubo alla 'Misery non deve morire' (ancora di Reiner). Peccato che il resto del film (che dura più di due ore) sia letteralmente divorato dal racconto dell'invasione aliena in corso, con dovizia di mostri 'madri' e mostriciattoli, di cacciatori di alieni fanatici o ragionevoli, di epidemie e ironie che Kasdan non tiene sotto controllo. E che si perda completamente la trama misteriosa e affascinante che ha legato la vita, dei cinque uomini. Alla fine, non sappiamo se abbiamo visto una parodia alla Raimi/Dante, un trash alla Larry Cohen o (com'è probabile) un fantastico pasticciato e sbilanciato". (Emanuela Martini, 'Film Tv', 15 marzo 2003)
Incasso in euro