Anno: 1991 Durata: 108 Origine: CINA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:RACCONTO DI SHI TIESHENG
Produzione:DON RANVAUD PER SIRENE PRODUCTIONS, BEIJING FILM STUDIO - CHINA FILM COPRODUCTION COR-PORATION - PANDORA FILM -
Distribuzione:MIKADO - PENTAVIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO (GLI ORI)
Un anziano suonatore cieco attende il rompersi della sua millesima corda: il suo vecchio maestro gli ha promesso che quando la sua millesima corda si romperà, lui potrà vedere le meraviglie del mondo...
Gli ammiratori di Chen Kaige, privi per ora di codici di lettura per la vita appesa a un filo, non hanno altra alternativa che abbandonarsi alla straordinaria nobiltà e bellezza delle immagini infilate l'una dopo l'altra dal regista come in una rapsodia che potrebbe continuare all'infinito: o almeno, tanto quanto durano le mille e una corda del banjo che porta con se nel suo viaggio tra fiumi e vallate un vecchio santone cieco, accompagnato dal suo discepolo cieco anche lui. (Irene Bignardi, La Repubblica) Frutto di una acrobatica coproduzione pilotata dall'inglese Don Ranvaud, La vita appesa a un filo segna il ritorno di Chen Kaige in Cina dopo tre anni di autoesilio newyorkese. E' un ritorno artistico, non politico, perchè questo maoista pentito e protagonista vittima della rivoluzione culturale, non ha certo chiuso i conti col suo paese (che si guarda bene dal proiettare i suoi film). Ma chi ha visto Terra gialla, La grande parata o Il re degli alberi ritroverà con emozione il suo stile grandioso, l'amore per gli spazi immensi e selvaggi la capacità quasi incredibile di riempire lo schermo con luci, pietra, cielo, acque, colori, strappati direttamente alla natura. (Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
Incasso in euro