La Via Lattea1969

SCHEDA FILM

La Via Lattea

Anno: 1969 Durata: 92 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO

Regia:Luis Buñuel

Specifiche tecniche:35MM (1:1.66)

Tratto da:-

Produzione:SERGE SILBERMAN PER GRENWICH FILMS (PARIGI) E FRAIA FILM DI ANNA ED ENZO MUZII (ROMA)

Distribuzione:MEDUSA

ATTORI

Paul Frankeur nel ruolo di Pierre
Laurent Terzieff nel ruolo di Jean
Alain Cuny nel ruolo di Uomo col mantello
Edith Scob nel ruolo di Maria
Bernard Verley nel ruolo di Gesù
François Maistre nel ruolo di Prete francese
Julien Bertheau nel ruolo di Richard, Maitre d'Hotel
Claude Cerval nel ruolo di Brigadiere
Claudio Brook nel ruolo di Vescovo
Michel Etcheverry nel ruolo di Inquisitore
Michel Piccoli nel ruolo di Marchese de Sade
Delphine Seyrig nel ruolo di Prostituta
Daniel Pilon nel ruolo di François
Marcel Pérès nel ruolo di Prete spagnolo
Denis Manuel nel ruolo di Rodolphe
Bernard Musson nel ruolo di Oste francese
Jean Piat nel ruolo di Giansenista
Georges Marchal nel ruolo di Gesuita
Agnès Capri nel ruolo di Direttore Istituto
Jean-Claude Carrière nel ruolo di Priscilliano
Pierre Clémenti nel ruolo di L'angelo della morte
Ellen Bahl nel ruolo di Madame Garnier
Claudine Berg nel ruolo di La madre di famiglia
Auguste Carrière nel ruolo di Sorella Françoise
Pierre Maguelon nel ruolo di Caporale della Guardia Civil
Georges Douking nel ruolo di Contadino con la capra
Christian Simon nel ruolo di Ragazza incatenata
Jean Ehrman nel ruolo di Condannato
Claude Jetter
Jean Clarieux
Marius Laurey
Pierre Lary
 

MUSICHE

Buñuel, Luis
 
 

SCENOGRAFIA

Guffroy, Pierre
 

COSTUMISTA

Guyot, Jacqueline

TRAMA

Due vagabondi, Jean e Pierre, si recano a piedi dalla Francia alla Spagna, diretti al Santuario di San Giacomo di Compostella col proposito di far quattrini. Ancora alle porte di Parigi incontrano un arcigno ed enigmatico individuo che ad uno fa la carità, all'altro no. Successivamente si imbattono in un bambino, poi, sul luogo di un incidente stradale, in un diabolico personaggio che si presenta in veste di gentile adolescente. Il viaggio prosegue e, con un continuo alternarsi di passato e presente (siano Jean e Pierre testimoni o no di quel che accade) si assiste ad una serie di disparati avvenimenti: in una radura tra gli alberi l'eretico Prisciliano ammaestra i suoi fedeli sull'unica possibilità di affrancare l'anima "mortificando" il corpo attraverso i piaceri della carne; tra un giansenista e un gesuita si svolge un duello a proposito della Grazia e della Predestinazione; il marchese De Sade tenta di spiegare ad una sua vittima che Dio non esiste; polemizzando con due giovani a proposito dell'Unità e Trinità di Dio un Vescovo medioevale condanna al rogo il cadavere di un suo predecessore; ad un incredulo cacciatore, colpevole di un atto sacrilego, appare, dolcissima, la Madonna, che gli consegna un rosario; mentre nel giardino di un collegio un gruppo di bambine recita anatemi, Jean immagina che un plotone di anarchici fucili il Papa; Gesù ridà la vista a due ciechi: ma per poco, poichè essi tornano subito dopo a tastare il terreno col bastone. Alle porte di Santiago, i due viandanti incontrano una prostituta che li disillude, spiegando che il pellegrinaggio a San Giacomo è tutta un'invenzione: il loro viaggio è finito.

CRITICA

"Nello pseudo peregrinare dei due protagonisti l'autore sembra voglia presentare il cammino dell'umanità cristiana nel mondo e nei secoli. Ma è un cammino segnato da delusioni: il Cristianesimo non è stato e non è messaggio di amore per l'umanità, ma fonte di discordie, eresie, guerre di religione e quindi superstizione, fiaba, fanatismo, suggestione, comodo strumento di oppressione fisica e morale. Anche l'ultima meta si rivela una delusione; risolta solo dalla prostituta disponibile sul ciglio della strada. Tutto questo è presentato in un voluto e paradossale miscuglio di dramma e di grottesco, di citazioni profetiche e di disquisizioni teologiche, di episodi evangelici, di fatti allegorici o fantastiche ricostruzioni di avvenimenti storici." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 66, 1969)

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