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TRAMA

A causa di un improvviso malore del padre Antonio, la ventenne Adriana si trova a dover fare i conti con la realtà. La ragazza si rende conto subito di non essere capace di assistere il genitore; un imbarazzo innaturale li circonda. Troppi anni sono trascorsi e troppe bugie sono state dette. Il loro è un dialogo sterile fatto di domande apparentemente senza senso. Tra loro due si inserisce quindi Rocco, un infermiere solitario e misterioso, che fa del suo lavoro l'unica ragione di vita. Il suo modo ossessivo e maniacale, l'amore che ci mette nell'accudire Antonio, quasi fosse lui il figlio, è la dimostrazione di come un estraneo riesca là dove la famiglia fallisce. Alla giovane Adriana non rimane che assistere impotente e cercare le ragioni di tutto questo, come padre e figlia possano essere così distanti. La morte della madre, il segreto che nasconde, è uno dei motivi. Il padre è ormai stanco, vuole solo morire. La sua è una richiesta assurda, come assurdo è il saggio "Il diritto e il rovescio" di Camus che Adriana studia all'università.