Anno: 2010 Durata: 118 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Saverio Costanzo
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:romanzo omonimo di Paolo Giordano (ed. Mondadori)
Produzione:MARIO GIANANI PER OFFSIDE, BAVARIA PICTURES, LES FILMS DES TOURNELLES, LE PACTE IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM E SKY
Distribuzione:MEDUSA
Alba Rohrwacher | nel ruolo di | Alice |
Luca Marinelli | nel ruolo di | Mattia |
Martina Albano | nel ruolo di | Alice bambina |
Arianna Nastro | nel ruolo di | Alice adolescente |
Tommaso Neri (II) | nel ruolo di | Mattia bambino |
Vittorio Lomartire | nel ruolo di | Mattia adolescente |
Aurora Ruffino | nel ruolo di | Viola |
Giorgia Pizzo | nel ruolo di | Michela bambina |
Isabella Rossellini | nel ruolo di | Adele |
Maurizio Donadoni | nel ruolo di | Umberto |
Roberto Sbaratto | nel ruolo di | Pietro |
Giorgia Senesi | nel ruolo di | Elena |
Filippo Timi | nel ruolo di | Clown |
Torino. Gli anni dell'infanzia di Mattia e Alice sono stati difficili per entrambi, compromessi da avvenimenti terribili che hanno segnato le loro fragili esistenze fino alla maturità. Crescendo, i loro destini s'intrecciano in un'amicizia speciale, ma la consapevolezza di essere diversi dagli altri ha reso complicati i rapporti con gli amici, in famiglia, sul lavoro, anche tra di loro. Gli anni passano e i due si separano. Le barriere che li dividono dal resto mondo sembrano ormai tanto invalicabili da condurli verso un isolamento inevitabile ma consapevole. Poi, una serie di emozioni costringeranno Alice e Mattia a cercare risposta alla domanda delle loro esistenze: due numeri primi possono trovare un modo per esistere insieme?
"Partiamo da un dato che normalmente le recensioni sottovalutano: 'La solitudine dei numeri primi' di Saverio Costanzo è un film tecnicamente straordinario. Il livello della fotografia (Fabio Cianchetti) e del montaggio (Francesca Calvetti) è di grande respiro internazionale. L'uso in colonna sonora di brani musicali preesistenti (Goblin, Morricone, la famosa canzone 'Bette Davis' Eyes' di Kim Carnes) avrebbe fatto sbavare, fosse stato un film di Tarantino, gli stessi cinefili integralisti che l'hanno fischiato. (...) Da sempre i generi sono ottimi mezzi di trasporto per arrivare al cuore degli spettatori. Bravi tutti gli attori, con tre citazioni d'obbligo: un grandioso Maurizio Donadoni, una commovente Isabella Rossellini e un'eroica Alba Rohrwacher (almeno dieci chili in meno rispetto a 'Cosa voglio di più' di Soldini, ma le stesse tonnellate di talento." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 10 settembre 2010) "Gli ultimi 20 minuti di 'La solitudine dei numeri primi', quarto e ultimo film italiano in concorso, sono affannosi, ansiogeni, in silenzio, dopo 100 di rumore musicale, muti dopo tante parole oblique e stentate, sospesi in un'attesa impaurita d'amore: Alice e Mattia dopo tanto tempo adesso sono uno di fronte all'altra, ma non sanno guardarsi, non sanno parlarsi, è per loro la fine definitiva? (...) Saverio Costanzo è autore di film molto apprezzati e premiati (...). E del resto, se secondo Saverio Costanzo i genitori verso i figli sono horror, e lui avrà le sue buone ragioni per pensarlo, bisogna dire che anche i figli lo sono talvolta per i genitori: per lo meno questi qui dei numeri primi, molto punitivi e rancorosi, uno sempre a tagliuzzarsi, l'altra a non mangiare, una parola o un sorriso, da parte loro, mai. Impressionante il corpo scavato e ossuto della brava Alba Rohrwacher, dagli strazianti sguardi affamati d'amore, molto interessante il viso chiuso dell'esordiente Arianna Nastro, Alice adolescente. Tutti gli altri così così. Nei deliri di Alice anoressica, Costanzo ne inventa uno di alta furbizia, quando lei immagina di attraversare una siepe di foglie verdi tra un muro e l'altro, richiamando l'ormai celebre copertina del romanzo Mondadori." (Natalia Aspesi, 'La Repubblica', 10 settembre 2010)
Incasso in euro