Anno: 1954 Durata: 91 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Luigi Zampa
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Alberto Moravia
Produzione:CARLO PONTI E DINO DE LAURENTIIS, EXCELSA FILM (ROMA), LES FILMS DU CENTAURE (PARIGI)
Distribuzione:MINERVA FILM
Gina Lollobrigida | nel ruolo di | Adriana Silenti |
Daniel Gélin | nel ruolo di | Mino |
Franco Fabrizi | nel ruolo di | Gino |
Raymond Pellegrin | nel ruolo di | Astarita |
Renato Tontini | nel ruolo di | Carlo Sonzogno |
Pina Piovani | nel ruolo di | Madre di Adriana |
Xenia Valderi | nel ruolo di | Gisella |
Gino Buzzanca | nel ruolo di | Riccardo |
Mariano Bottino | nel ruolo di | Tommaso |
Giuseppe Addobbati | nel ruolo di | Tulio |
Gianni Di Benedetto | nel ruolo di | Il pittore |
Riccardo Garrone | nel ruolo di | Giancarlo |
Ada Colangeli | ||
Alberto Anselmi | ||
Aldo Vasco | ||
Alfredo De Marco | ||
Bianca Maria Cerasoli | ||
Georges Bréhat | ||
Gustavo Giorgi | ||
Riccardo Ferri | ||
Vincenzo Milazzo |
Roma, anni '30. Adriana è una ragazza bella ma povera, cui la madre trova un lavoro come modella di un pittore nella segreta speranza di avviarla, in seguito, a una più lucrosa e facile carriera. Un giorno essa si innamora di un autista che dichiara subito di volerla sposare. Adriana crede a quelle promesse e nell'attesa di vederle attuate, diventa l'amante del fidanzato che non tarda a rivelarsi un marito con prole. Adriana, allora, disgustata e delusa, finisce per darsi alla prostituzione. Una sera si imbatte in un giovanotto, Gino, di cui si innamora appassionatamente. Gino, però, ha altre preoccupazioni oltre all'amore. Fa parte di un gruppo politico clandestino e le cospirazioni occupano gran parte del suo tempo. Ma ecco che lo arrestano ed il giovanotto, per essere rimesso in libertà, rivela alla polizia tutti i nomi dei compagni. Una volta liberato, però, i rimorsi lo assalgono e vorrebbe uccidersi. Adriana fa l'impossibile per tranquillizzarlo, giungendo fino a rivolgersi a un funzionario della polizia che era stato suo amante, ma i suoi sforzi sono inutili e Gino si uccide.
"Il film riproduce i passi essenziali dell'omonimo romanzo di Alberto Moravia con una certa superficialità, senza approfondire mai le ragioni dei singoli personaggi. E' lento, verboso, fitto di divagazioni letterarie, di situazioni sgradevoli, di particolari inutili". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 36, 1954). "Se non che questa storia, spolpata dell'arte del anrratore, resta una povera cosa, un meccanismo in cui i opersonaggi perdono il loro rilevo e sia gitano burattinesticamente, privi di senso." (Luigi Chiarini, "Il Contemporaneo", 11 settembre 1954)
Incasso in euro