Anno: 2016 Durata: 100 Origine: SVIZZERA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, FANTASCIENZA
Regia:Amat Escalante
Specifiche tecniche:(1:1.66)
Tratto da:-
Produzione:JAIME ROMANDÍA, FERNANDA DE LA PEZA, AMAT ESCALANTE PER MANTARRAYA PRODUCCIONES, TRES TUNAS
Distribuzione:-
Ruth Ramos | nel ruolo di | Alejandra |
Simone Bucio | nel ruolo di | Veronica |
Jesús Meza | nel ruolo di | Angel |
Edén Villavicencio | nel ruolo di | Fabian |
Andrea Peláez | nel ruolo di | Madre di Angel |
Oscar Escalante | nel ruolo di | Sig. Vega |
Bernarda Trueba | nel ruolo di | Marta |
Una giovane coppia cerca di condurre un'esistenza serena nelle pianure messicane, ma il rischio di distruggersi l'un l'altro si fa sempre più concreto. Poi, un meteorite si schianta su una isolata montagna nelle vicinanze e gli effetti dell'impatto cambieranno per sempre le loro vite.
"'La región salvaje' (La regione selvaggia) di Amat Escalante assomiglia agli appunti per due o tre film a venire, tanto gli episodi sono slegati tra loro (...). Perché queste due situazioni stiano insieme è un mistero, così come sfugge - a me, almeno - il senso del film. A meno che non sia un sogno-metafora sull'insoddisfazione erotica dei messicani poveri e sui modi per combatterla. Metafora di cui avremmo tranquillamente fatto a meno." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 6 settembre 2016) "Parabola sul desiderio, descrizione di una terra desolata, allegoria politica? Comunque sia, Escalante non sembra trovare la chiave con cui raccontare il tutto, e lascia lo spettatore per tutto il film come in attesa di un vero fulcro, di un senso complessivo che non arriva mai." (Emiliano Morreale, 'La Repubblica', 6 settembre 2016) "Mistico, enigmatico, 'La Regiòn Salvaje' è una incerta provocazione morale a mezzo cinema del premiato (a Cannes) autore di 'Heli', Amat Escalante. I cinefili si impegnano a raccordarlo col 'Possession' (1989) di Zulawski e Adjani." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 6 settembre 2016) "Non ci ha per niente convinti (...) il messicano «La region salvaje» di Amat Escalante (...). Soprattutto per la discrasia tra intenzioni e risultato, laddove la denuncia sociale dell'omofobia, della violenza domestica e dei rapporti umani nella piccola e arretrata comunità messicana dove è ambientato si scontrano con l'elemento orrorifico della «creatura ancestrale» che vorrebbe rappresentare una sorta di «liberazione»." (Andrea Frambosi, 'L'Eco di Bergamo', 6 settembre 2016)
Incasso in euro