Anno: 2009 Durata: 148 Origine: SVEZIA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Daniel Alfredson
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Stieg Larsson (ed. Marsilio, coll. Farfalle)
Produzione:NORDISK FILM, SVERIGES TELEVISION (SVT), YELLOW BIRD FILMS, ZDF ENTERPRISES
Distribuzione:BIM (2010) - BLU-RAY: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2010)
Michael Nyqvist | nel ruolo di | Mikael Blomkvist |
Noomi Rapace | nel ruolo di | Lisbeth Salander |
Annika Hallin | nel ruolo di | Annika Gannini |
Per Oscarsson | nel ruolo di | Holger Palmgren |
Lena Endre | nel ruolo di | Erika Berger |
Peter Andersson | nel ruolo di | Nils Bjurman |
Jacob Ericksson | nel ruolo di | Christer Malm |
Sofia Ledarp | nel ruolo di | Malin Eriksson |
Johan Kylén | nel ruolo di | Jan Bublanski |
Tanja Lorentzon | nel ruolo di | Sonja Modig |
Mirja Turestedt | nel ruolo di | Monica Figuerola |
Anders Ahlbom Rosendahl | nel ruolo di | Peter Teleborian |
Magnus Krepper | nel ruolo di | Hans Faste |
Michalis Koutsogiannakis | nel ruolo di | Dragan Armanskij |
Niklas Hjulström | nel ruolo di | Richard Ekström |
Hans Alfredson | nel ruolo di | Evert Gullberg |
Tekla Granlund | nel ruolo di | Jenny |
La giovane hacker Lisbeth Salander giace in un letto di ospedale a causa di una ferita d'arma da fuoco alla testa. I suoi nemici, infatti, l'hanno colpita per evitare che i il suo passato venga a galla rivelando sconcertanti verità che farebbero crollare come castelli di carta alcuni potenti organismi segreti. Nel frattempo, il giornalista Mikael Blomkvist decide di pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese.
"Tratto dal terzo dei gialli di Stieg Larsson, 'La regina dei castelli di carta' di Daniel Alfredson è - più dei precedenti film della serie svedese - girato in interni. E il personaggio principale cambia: ora è Lisbeth Salander, micro-donna incline al patricidio. Figlia di madre nubile, lesbica, punk, hacker e soprattutto violentata, costei ha comunque le simpatie del film, contro il padre (ex spia russa), psichiatri repressivi, avvocati stupratori, poliziotti e magistrati ottusi. Oltre due ore di noia e déjà va." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 28 maggio 2010) "Delude anche 'La regina dei castelli di carta' di Daniel Alfredson, ultimo capitolo di una trilogia (tratta dai volumi di Stieg Larsson) che, partita benino, ha perso moltissimi spettatori per strada. Questa volta si tirano le fila di un complotto di stato che ha coinvolto i servizi segreti svedesi negli anni Settanta e ora si ripercuote su Lisbeth Salander, ma il plot si sviluppa in maniera ferraginosa, senza suspance nè stile e la regia assomiglia a quella di tanti sciatti film per la tv." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 28 maggio 2010) "Si conclude la 'trilogia di Millennium' ispirata ai romanzi di Stieg Larsson, stavolta Lisbeth Salander è un pericolo addirittura per lo stato svedese. Fra i tre libri è il più assurdo, con sconfinamenti nella spy-story decisamente troppo ambiziosi. Ma ai fan piacerà." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 28 maggio 2010) "E' 'La regina dei castelli di carta', terzo e ultimo adattamento da Stieg Larsson, scomparso nel 2004, e seconda regia di Daniel Alfredson: 148' interminabili, stile in libera uscita televisiva, zero suspense. Il thriller vorrebbe la tachicardia, qui è elettrocardiogramma piatto: la Rapace è progressivamente imbruttita, Nyqvist imbolsito, l'intrico di servizi e segreti è farraginoso, pletorico il dibattimento in aula, prevedibilissimo il triangolo familiare di Lisbeth. A risollevare le sorti è l'unica morte in fuoricampo, quella del povero Larsson: non ci sarà un quarto capitolo. (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 maggio 2010)
Incasso in euro