Anno: 1982 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, FANTASY, GUERRA
Regia:Paolo Taviani|Vittorio Taviani
Specifiche tecniche:PANORAMICO
Tratto da:-
Produzione:GAETANO 'GIULIANI' DE NEGRI PER AGER CINEMATOGRAFICA, RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Distribuzione:CIDIF - DB VIDEO, FONIT CETRA VIDEO, NUOVA ERI, L'UNITA' VIDEO
Omero Antonutti | nel ruolo di | Galvano |
Margarita Lozano | nel ruolo di | Concetta |
Claudio Bigagli | nel ruolo di | Corrado |
Massimo Bonetti | nel ruolo di | Nicola |
Sabina Vannucchi | nel ruolo di | Rosanna |
Dario Cantarelli | nel ruolo di | Il prete |
Paolo Hendel | nel ruolo di | Dilvo |
Laura Marzocchi | nel ruolo di | Signora Vannini |
David Riondino | nel ruolo di | Giglioli |
Nino Prester | nel ruolo di | Tuminello |
Massimo Sarchielli | nel ruolo di | Marmugi padre |
Giovanni Guidelli | nel ruolo di | Marmugi figlio |
Graziella Galvani | nel ruolo di | Signora Migliorati |
Miriam Guidelli | nel ruolo di | Belinda |
Renata Zamengo | nel ruolo di | La Scardigi, madre di Bellinda |
Giorgio Naddi | nel ruolo di | Il vescovo |
Norma Martelli | nel ruolo di | Ivana |
Enrica Maria Modugno | nel ruolo di | Mara |
Sergio Dagliana | nel ruolo di | Olinto |
Giuseppe Furia | nel ruolo di | "Requiem" |
Rinaldo Mirannalti | nel ruolo di | Avvocato Migliorati |
Mario Spallino | nel ruolo di | Bruno |
Mirio Guidelli | nel ruolo di | Duilio |
Antonella Guidelli | nel ruolo di | Renata |
Micol Guidelli | nel ruolo di | Cecilia |
Donata Piacentini | nel ruolo di | Madre di Nicola |
Franco Piacentini | nel ruolo di | Padre di Nicola |
Mauro Monni | nel ruolo di | Partigiano |
Titta Guidelli | nel ruolo di | Alfredo, figlio di Galvano |
Il film è ambientato nel 1944, nell'ondulata campagna toscana, percorsa dai brividi e dal terrore delle ultime fasi della "guerra di liberazione", con i nazisti sullo sfondo, lo scontro partigiani-fascisti, prima incombente, poi esplosivo, e - in primo piano - la tragedia corale di una popolazione inerme, in parte vittima di un feroce massacro, ma in parte in marcia verso la libertà. Proveniente dall'interno di una finestra spalancata sul limpido cielo notturno di un dieci agosto di "oggi", percorso da baleni di stelle cadenti, una voce femminile fuori-campo esprime il desiderio di poter narrare un lontano dieci agosto di "ieri", emergente da memorie miste di letizia solare e di terribilità mitica della sua infanzia. I fatti narrati dal film sono visti in gran parte dagli occhi di questa bimba di ieri. Il racconto si snoda da quella finestra aperta, passando per il paese di S. Miniato, con le case già minate sul punto di saltare in aria, e la popolazione atterrita, raccolta negli scantinati di un edificio patrizio, al momento ancora semisicuro. I tedeschi hanno convinto il vecchio vescovo a raccogliere la gente nella cattedrale, promettendo che verrà risparmiata. Una parte, fra incertezze ed esitazioni, lo segue, ma una parte, capeggiata da Galvano - un fiero contadino che ha fiutato l'inganno - fugge per i campi, dirigendosi approssimativamente verso gli anglo-americani in arrivo, ma soprattutto verso la vita. La cattedrale - proditoriamente minata - è infatti la prima a esplodere, provocando un eccidio tragico, da cui scampano - dilaniati nel corpo e nello spirito - pochi superstiti, mentre il gruppo guidato da Galvano, dopo un esodo segnato da lunghe paure, brevi parentesi di serenità, momenti di orrore e di violenza cruenta, approda quasi incredulo, alla libertà. Dopo di che la cinepresa ci fa entrare da quella finestra aperta, inquadrando una figura femminile ancora intenta a narrare a un bimbo, come in una cantilena da ninna-nanna, l'altra terribile ed epica "notte di S. Lorenzo".
"I Taviani parlano della 'Notte di San Lorenzo' come d'un film sulla speranza, venuto dopo i dubbi del 'Prato'. Rispettiamo il loro ottimismo. Anche chi teme che il mondo in quarant'anni non sia affatto cambiato sa d'ora in poi cosa chiedere alle stelle cadenti: che il cinema tocchi dovunque queste vette supreme." (Giovanni Grazzini - 'Cinema '82').
Incasso in euro