La matassa2009

SCHEDA FILM

La matassa

Anno: 2009 Durata: 98 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Giambattista Avellino|Salvo Ficarra|Valentino Picone

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:ATTILIO DE RAZZA PER TRAMP LTD IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM E SKY

Distribuzione:MEDUSA

ATTORI

Salvo Ficarra nel ruolo di Gaetano
Valentino Picone nel ruolo di Paolo
Anna Safroncik nel ruolo di Olga, socia di Gaetano
Pino Caruso nel ruolo di Don Gino
Claudio Gioè nel ruolo di Antonio
Tuccio Musumeci nel ruolo di Vecchio sposo
Domenico Centamore nel ruolo di Esattore
Mario Pulella nel ruolo di Don Mimì
Mariella Lo Giudice nel ruolo di Mamma di Paolo
Antonello Puglisi nel ruolo di Mafioso
Anna Safronick
Maria De Biasi
Mary Cipolla
 

MUSICHE

Buonvino, Paolo
 

MONTAGGIO

Di Mauro, Claudio
 

SCENOGRAFIA

Bizzarri, Paola
 

COSTUMISTA

Francioni, Cristina

TRAMA

Gaetano e Paolo sono due cugini, figli di due fratelli che non si parlano più da circa vent'anni. Olga, la socia in affari di Paolo, si impegna a rimetterli in contatto.

CRITICA

Dalle note di regia: "I siciliani litigano in maniera particolare, mantenendo un silenzio ostile. E se qualcuno, che ha offeso, non comprende per quale motivo non gli si rivolge più la parola, vuol dire che si è fatto bene a rompere i rapporti." "Dopo il fortunato 'Il 7 e l'8', Ficarra & Picone continuano a completarsi con disarmante candore: perdono il ritmo in una trama esilissima, lo ritrovano, sbandano tra impossibili personaggi collaterali trash, si esaltano nella toccata comica ingenua con fuga accelerata nei vicoli palermitani, musicati in tinta. Non fanno ridere, scacciano pensieri. (S)piccioli di simpatia e si sa quanto 'ne abbiamo di bisogno'. Hanno coraggio: la loro denuncia del racket e l'accanito sberleffo ai caratteri mafiosi (con ottimi caratteristi) ha più vigore di quanto non sembri in commedia." (Alessio Guzzano, 'City', 13 marzo 2009) "Eccoli al terzo film Ficarra & Picone, un marchio di fabbrica che mantiene quel che promette: risate a volontà. 'La matassa' è una divertente commedia degli equivoci, più oliata dello striminzito 'Nati stanchi' dell'esordio e del pur spassoso 'Il 7 e l'8'. (...) Inutile raccontare una trama davvero fragile, basta la buffa girandola di quiproquo condita da una raffica di battute, perfino troppe per un solo film. Quel che conta è che sono (quasi) tutte molto spiritose." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 13 marzo 2009) "Storditi da commediole e commediacce, quasi dimenticavamo che anche a casa nostra si fa buon cinema comico di stampo classico. Quello che non si limita a filmare un copione tutto doppisensi e gag malandrine, ma costruisce situazioni e le fa evolvere. Che non spreme uno o più mattatori, ma lavora su tutti i ruoli. Che non si abbandona a facili caricature ma deforma, sublima, punzecchia, portando la realtà su un altro registro. Tutto questo accade nel terzo film di Ficarra & Picone, il secondo diretto con Giambattista Avellino dopo 'Nati Stanchi', che aveva invece la regia di Dominick Tambasco." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 13 marzo 2009) "Ficarra & Picone usano la commedia per dire cose non banali sulla Sicilia e sulla 'quotidianità' della mafia e della sua cultura."(Alberto Crespi, 'L'Unità', 13 marzo 2009) "Non si rimprovera una coppia comica di notorietà televisiva se, per il suo ritorno al cinema, cerca un soggetto blindato con ingredienti di repertorio. (...) Il problema è altrove: uno sketch e una commedia di un'ora e mezza sono cose molto diverse. Qui mancano del tutto i tempi comici. Né fa ridere di più ripetere le gag tre o quattro volte, come il finale delle barzellette." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 marzo 2009) "Battuta di arresto dopo il bel debutto con 'L'8 e il 9' per l'ineffabile duo Ficarra e Picone alla regia del secondo film con il fedele Giambattista Avellino. (...) Due attori bravi e simpatici, ma il racconto non parte mai, c'è come un pudore ad usare le armi storiche della risata, incominciano a correre a cinque minuti dalla fine. Alcune osservazioni sono gustose, dal grassone che sembra uscito da una comica di Charlot al poliziotto che riprende con il telefonino non eroiche gesta. Malinconia soffusa, tocchi di surreale sparsi ma anche scarsità di idee, gag, battute: la matassa si arrotola assai. Ma è bravo Pino Caruso." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 marzo 2009)

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