La madre2013

SCHEDA FILM

La madre

Anno: 2013 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Angelo Maresca

Specifiche tecniche:35 MM/DCP

Tratto da:liberamente tratto dall'omonimo romanzo breve del premio Nobel Grazia Deledda

Produzione:FLAVIA PARNASI PER COMBO PRODUZIONI, IN ASSOCIAZIONE CON CLIMAX, IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

Distribuzione:MICROCINEMA (2014)

ATTORI

Carmen Maura nel ruolo di Maddalena
Stefano Dionisi nel ruolo di Don Paolo
Laura Baldi nel ruolo di Agnese
Luigi Maria Burruano nel ruolo di Don Quirico
Pino Calabrese
 

MONTAGGIO

Doglione, Alessio
 

SCENOGRAFIA

Nocente, Massimiliano
 

COSTUMISTA

Andrea Cavalletto

TRAMA

Storia di Paolo, giovane sacerdote di un moderno quartiere romano, devoto al suo ruolo di parroco, senza nessuna concessione a se stesso. Sua madre Maddalena, donna di estrazione popolare, è onnipresente nella vita di Paolo in maniera possessiva, protettiva e morbosa. Assiste il figlio, lo consiglia, lo protegge costantemente da tutto quello che lei ritiene il male. Nella vita di Paolo arriva Agnese, una bellissima donna di cui si innamora perdutamente. Agli occhi della madre una tentazione distruttrice e maligna, che va allontanata al più presto dalla vita del figlio. Paolo alterna momenti di fede e abnegazione, in cui ricorda il perché della sua scelta di fede, ad altri in cui si lascia andare e rinnega tutto in nome dell'amore e della passione carnale. Maddalena vive sulla sua pelle i tormenti del figlio e sempre più spesso i fantasmi del passato giungono a visitarla e ossessionarla. La violenza che ha subito da bambina. Il matrimonio infelice. La fatica del vivere. Agnese al contrario è giovane, bella e innamorata, e offre a Paolo la possibilità di una nuova vita. Un triangolo dunque, dove la madre talvolta sembra nutrire nei confronti del figlio sentimenti ambigui, non solo materni, ma di invidia e gelosia per l'amore carnale che l'ha travolto. La notte prima di Pasqua, nella chiesa dove Paolo l'indomani dovrà celebrare la messa dinanzi a tutto il quartiere, ci sarà l'epilogo tragico e terribile di questa storia d'amore e passione a tre.

CRITICA

"Il film di Angelo Maresca ispirato a Grazia Deledda è un manuale di tormenti anima e carne stile vintage nonostante gli sforzi della brava attrice almodovariana e dello scandaloso Stefano Dionisi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 10 luglio 2014) "Amore sacro o amor profano? Dall'omonimo romanzo breve di Grazia Deledda, un algido dramma ambientato tra i marmi glaciali dell'Eur che non sa essere né una provocazione intellettuale né ormonale. Sprecata Carmen Maura nel ruolo della madre sempre tremebonda, piagnucolosa e con rosario in mano, assurda la location di una chiesa dentro il Colosseo quadrato (con tanto di armadio a vista dove tenere le tonache) e terribilmente vecchia questa idea di cinema da parte del regista teatrale Angelo Maresca. Luigi Maria Burruano compare all'improvviso come fantasma satanico del padre del prete bello e tormentato. Noiosissimo anche lui. Come tutto il film." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 10 luglio 2014) "Sullo sfondo le architetture glaciali dell'Eur capitolino ove si staglia la cappella del peccato. Liberamente ispirato al romanzo breve di Grazia Deledda, 'La madre', esordio in lungo di Angelo Maresca, lascia attoniti per i toni accentuati di un dramma involontariamente virato al grottesco. Complici le recitazioni sopra le righe e una regia orientata a inquadrature ipertrofiche per eccesso di ambizione. Peccato, poteva diventare un film di grande sensibilità." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 10 luglio 2014) "Film molto teatrale, freddo, giocato esclusivamente sui dialoghi e sulle interpretazioni (spicca Carmen Maura) dei protagonisti. Però, difficile appassionarsi o interessarsi. Si subisce passivamente, da osservatori estranei." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 10 luglio 2014) "Piacerà soprattutto per la presenza travolgente di Carmen Maura, una forza della natura che abita il film più che interpretarlo. Se ci fosse ancora Grazia Deledda, avrebbe scelto lei, Carmen, come «Madre» cinematografica. Anche perché tra una sarda e una spagnola non c'erano cento anni fa (e forse nemmeno adesso) delle grosse differenze. Il punto è che i luoghi sono cambiati. Le grandi repressioni sono reperti del passato. Le Deledda iberiche del secolo scorso hanno lasciato il posto alle Almudena Grandes dei romanzi sconci. La Chiesa oggi ha i suoi scandali, ma non sono più dovuti al bigottismo semmai al permissivismo a ruota libera. Una scenata in piena messa non provocherebbe più la tragedia semmai le risate dei parrocchiani. In effetti Maresca che viene dal teatro, dimostra come molti teatranti le idee abbastanza confuse quando «attualizza» classici di altri secoli (avete presenti certe contaminazioni da Shakespeare o da Goldoni?) Detto questo è il caso di rilevare che 'La madre' non è solo Carmen Maura. Il sesso (ovviamente solo evocato nel romanzo della Deledda) qui è presente, eccome. E rimarca, colla grinta del cinema, che il personaggio centrale è Paulo, che la tragedia è sua, più che di quell'ossessa della madre. Pur non indulgendo nel soft core, Maresca ci dà dentro a spiegare i corpi tormentati, a tirar fuori la carnalità anche da un interprete solitamente legnoso (e solitamente scostante) come Stefano Dionisi. E da un'attrice (Laura Baldi) che si presenta (in Tv) molto acqua e sapone, ma poi negli amplessi (vestiti) è convincente come la giovane Jeanne Moreau dei tempi di 'Les amants'." (Giorgio Carbone, 'Libero', 10 luglio 2014)

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