Anno: 2016 Durata: 106 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, STORICO
Regia:Gurinder Chadha
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:libri "Stanotte la libertà" di Larry Collins e Dominique Lapierre (ed. Il Saggiatore) e "The Shadow Of The Great-Game - The Untold Story Of Partition" di Narendra Singh Sarila
Produzione:DEEPAK NAYAR, GURINDER CHADHA, PAUL MAYEDA BERGES, BBC FILMS
Distribuzione:CINEMA DI VALERIO DE PAOLIS
Hugh Bonneville | nel ruolo di | Lord Mountbatten |
Gillian Anderson | nel ruolo di | Edwina Mountbatten |
Manish Dayal | nel ruolo di | Jeet Kumar |
Huma Qureshi | nel ruolo di | Aalia Noor |
Lily Travers | nel ruolo di | Lady Pamela Hicks |
Jaz Deol | nel ruolo di | Duleep |
Om Puri | nel ruolo di | Ali Rahim Noor |
Michael Gambon | nel ruolo di | Generale Hastings Ismay |
Neeraj Kabi | nel ruolo di | Mahatma Gandhi |
Denzil Smith | nel ruolo di | Muhammad Ali Jinnah |
Simon Callow | nel ruolo di | Cyril Radcliffe |
David Hayman | nel ruolo di | Ewart |
Tanveer Ghani | nel ruolo di | Jawaharlal Nehru |
Sarah-Jane Dias | nel ruolo di | Aalia |
Simon Williams | nel ruolo di | Archie Wavell |
Arunoday Singh | nel ruolo di | Asif |
Samrat Chakrabarti | nel ruolo di | Samrat Mohsin |
Lucy Fleming | nel ruolo di | Lady Wavell |
Terence Harvey | nel ruolo di | Sir Fred Burrows |
Darshan Jariwala | nel ruolo di | Guptaji |
Roberta Taylor | nel ruolo di | Miss Reading |
Marcus Jean Pirae | nel ruolo di | Alan Campbell Johnson |
Trishaan | nel ruolo di | Farrukh |
Robin Soans | nel ruolo di | Governatore Jenkins |
Noah Zeiler | nel ruolo di | Henry Grady |
Hriiday Malhotra | nel ruolo di | Sanjit |
Nel 1947, dopo 300 anni, il dominio dell'Impero Britannico in India si avvicina alla fine. Il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten, con la moglie e la figlia, si trasferisce per sei mesi nel Palazzo del Viceré a Delhi. Il suo delicato compito, come ultimo Viceré, è quello di accompagnare l'India nella transizione verso l'indipendenza. Presto, però, nonostante gli insegnamenti di Ghandi, la violenza esplode tra musulmani, induisti e sikh, e sfocia nella cosiddetta "Partition" fra India e Pakistan, coinvolgendo anche gli oltre 500 membri dello staff che lavorano al Palazzo. La storia d'amore tra due giovani indiani, entrambi a servizio del Viceré, la musulmana Aalia e l'induista Jeet, rischia di essere travolta dal conflitto delle rispettive comunità religiose. E quando la situazione precipita si troveranno a dover prendere una decisione epocale.
"Soap storica con tante informazioni ma anche le dovute emozioni. (...) Condimento poco rilevante l'amore contrastato tra un ragazzo hindu e una ragazza musulmana." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 12 ottobre 2017) "(...) la cosa migliore di questo 'Palazzo del Viceré' sono gli attori, da Bonneville a Anderson, da Gambon al defunto Om Puri, esemplare incarnazione del mix anglo-indiano. Vi corrisponde la stessa cifra estetica, a cavallo tra fattura BBC e patina esotica, e vi si confaranno i palati più classici: signore, prendetelo col Darjeeling." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 12 ottobre 2017) "Dignitoso drammone in costume che rievoca il passaggio dell'India all'indipendenza. Con l'aggiunta di una caramellosa love story. (...) Una storiella vaporosa nella sua eleganza formale." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 ottobre 2017) "Due storie parallele deliziosamente raccontate." ('Libero', 12 ottobre 2017) "Gurinder Chadha (...) ha fatto il film della vita raccontando la 'partition', la divisione fra India e Pakistan decisa dagli inglesi nel 1947. Quella che avrebbe dovuto essere la festa di un subcontinente che tornava indipendente - l'India, appunto - divenne, come è noto, una tragedia con 14 milioni di profughi e un milione di morti in scontri legati all'etnia e, soprattutto, alla religione. Chadha sceglie come protagonista Lord Mountbatten, il vicerè che porte a compimento l'immane pratica (...); ma ne fa una sorta di vittima inconsapevole, dei maneggi di Churchill da una parte, delle lotte inconciliabili tra musulmani e induisti dall'altra. Mettendo in parallelo alla Storia con la maiuscola la piccola storia d'amore fra un giovane induista e una ragazza musulmana, Chadha vira decisamente in direzione polpettone: cinema di una volta, ormai indigeribile, per un'epopea che oggi sarebbe perfetta per una serie di 7-8 stagioni. (...) 'Viceroy's House' è un film veramente brutto, ma vedere i politici inglesi che tirano le righe sulle mappe e decidono dove comincia e dove finisce l'Islam fa capire, con la concretezza dell'immagine, perché il Pakistan di oggi è il paese che è, e perché quei popoli ci odiano con tutto il loro cuore." (Alberto Crespi, 'L'Unità, 17 febbraio 2017)
Incasso in euro