La feldmarescialla1967

SCHEDA FILM

La feldmarescialla

Anno: 1967 Durata: 104 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMICO, COMMEDIA

Regia:Steno

Specifiche tecniche:PANORAMICA, EASTMANCOLOR, WIDESCREEN

Tratto da:-

Produzione:EDMONDO AMATI PER FIDA CINEMATOGRAFICA (ROMA), LES PRODUCTIONS JACQUES ROITTELD (PARIS)

Distribuzione:FIDA

ATTORI

Rita Pavone nel ruolo di Rita
Terence Hill nel ruolo di Prof. Giuliano Fineschi Mario Girotti
Francis Blanche nel ruolo di Cap. Hans Vogel
Teddy Reno nel ruolo di Il sacerdote
Giampiero Littera nel ruolo di Michele, il cameriere
Aroldo Tieri nel ruolo di Maggiore Kurt von Braun
Jess Hahn nel ruolo di Maggiore Peter Hawkins
Michel Modo nel ruolo di Attendente di Vogel
Claudio Trionfi
Mimmo Poli
 

SOGGETTO

, Pipolo
Castellano
 

SCENEGGIATORE

, Pipolo
Castellano
 

MUSICHE

Pisano, Berto
 

MONTAGGIO

Montanari, Sergio
 

SCENOGRAFIA

Boccianti, Alberto
 

COSTUMISTA

Bonomo, Milena

TRAMA

In Italia, nel luglio del 1944, un aereo da ricognizione americano viene abbattuto nei pressi di Firenze dalla contraerea tedesca e il pilota, il maggiore Peter Hawkins, si butta col paracadute. Dopo essersi travestito, Peter si rifugia nella trattoria "Alla forchetta" gestita da Rita dove si trova il laboratorio del professor Giuliano Fineschi, studioso di meteorologia, che sta preparando un razzo capace di trasformare l'umidità dell'aria in pioggia. Rita, portando il pranzo al professore, tocca inavvertitamente il propellente del razzo e provoca un'esplosione. Per questo motivo Rita, Giuliano e Peter, inseguiti dal capitano tedesco Hans Vogel, iniziano un'avventurosa fuga verso le linee americane e, per nascondersi saranno costretti a travestirsi da militari tedeschi. Il nemico però è sulle loro tracce e la linea alleata difficile da raggiungere...

CRITICA

"L'umorismo nostrano ha preso la cattiva piega di vestirsi in divisa tedesca (...). L'idea di far ridere usando le SS alla fine diventa di cattivo gusto, soprattutto per coloro che i tedeschi ricordano con ben altro spirito in quelle famigerate divise. Il film (...) si avvale di ottimi caratteristi (...). Alcuni inserti di cineteca ci mostrano anche i defunti dittatori nei loro "storici" discorsi. Con poco più di fantasia si potrebbe fare dell'umorismo che non ci ricordasse tempi così funesti". (Vice, "Il Giorno", dicembre 1967). "Pur non rivelando originalità nelle sue linee essenziali, il lavoro risulta garbato sotto il profilo della parodia ed accettabile sotto quello umoristico. Per la protagonista il film offre inoltre l'occasione per rievocare vecchi motivi musicali di successo." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 63, 1968)

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