La cuoca del presidente2012

SCHEDA FILM

La cuoca del presidente

Anno: 2012 Durata: 95 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:BIOGRAFICO, COMMEDIA

Regia:Christian Vincent

Specifiche tecniche:(1:2.35)

Tratto da:liberamente ispirato alla vita di Danièle Mazet-Delpeuch

Produzione:ARMADA FILMS, VENDÔME PRODUCTION IN COPRODUZIONE CON FRANCE 2 CINÉMA, WILD BUNCH

Distribuzione:LUCKY RED (2013)

ATTORI

Catherine Frot nel ruolo di Hortense Laborie
Jean d'Ormesson nel ruolo di Il Presidente
Hippolyte Girardot nel ruolo di David Azoulay
Arthur Dupont nel ruolo di Nicolas Bauvois
Jean-Marc Roulot nel ruolo di Jean-Marc Luchet
Arly Jover nel ruolo di Mary
Brice Fournier nel ruolo di Pascal Lepiq
Joe Sheridan nel ruolo di John
Philippe Uchan nel ruolo di Coche-Dury
Laurent Poitrenaux nel ruolo di Jean-Michel Salomé
Hervé Pierre nel ruolo di Perrières Hervé Pierre sociétaire de la Comédie Française
Louis-Emmanuel Blanc nel ruolo di Arnaud Fremier
David Houri nel ruolo di David Epenot
Nicolas Chupin nel ruolo di Anthony
 

MUSICHE

Yared, Gabriel
 

MONTAGGIO

Coleman, Monica
 

SCENOGRAFIA

Durand, Patrick
 

COSTUMISTA

Katany, Fabienne

TRAMA

Hortense Laborie, rinomata cuoca che vive nel Périgord, riceve a sorpresa l'incarico di responsabile della cucina del Presidente all'Eliseo. Giunta a Palazzo, Hortense si attirerà le gelosie degli altri chef, ma riuscirà a imporsi grazie alla sua indole forte, al suo temperamento e alla genuinità della sua cucina, che in poco tempo conquista il Presidente. Nonostante il successo dei suoi piatti, però, Hortense dovrà superare molti ostacoli...

CRITICA

"Sceneggiatore e regista (Etienne Comar di 'Uomini di Dio', e Christian Vincent) riuniscono suggestioni diverse, tutte forti. Il protagonismo femminile: la vera Danièle Delpeuch e l'attrice che la interpreta Catherine Frot. La poetica della gastronomia nel solco di precedenti come 'Il pranzo di Babette' e 'Big Night'. E la corrente molto frequentata ('Il discorso del Re', 'A Royal Weekend') del Potere e della Storia osservati dal buco della serratura. Ma risulta marginale la storia vera della cuoca del Périgord, sudovest della Francia, che tramite il ministro della cultura Lang fu chiamata per due anni all'Eliseo a curare la cucina personale di Mitterrand (affidato al grande intellettuale Jean d'Ormesson, troppo caricaturale). Conta il profilo di chi a partire dall'attaccamento alla qualità e all'identità ha dato prova di eccezionale modernità e spirito di avventura accettando (e mollando: tutto si concentra sul conflitto tra il suo spirito libero e la corporazione degli addetti stabili alle cucine del palazzo presidenziale) il prestigioso incarico, e poi andandosene a cucinare in una base scientifica antartica." (Paolo D'Agostino, 'La Repubblica', 7 marzo 2013) "Ispirato dalla biografia della vera cuoca di Mitterand, il regista Christian Vincent racconta il cuore di una donna che si trova a servire i pasti all'Eliseo e non si fa comandare da nessuno. Gioca da padrona, s'allea col capo che ritrova a tavola il gusto del passato. Tutto prevedibile e molto francese, ma lei, Catherine Frot, vale il film." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 7 marzo 2013) "Fra cucina e cinema c'è sempre stata buona armonia. Lo dimostra la fortuna di una lunga lista di titoli, cui buon ultimo si aggiunge 'La cuoca del presidente' di Christian Vincent, ispirato alla reale vicenda di Danièle Delpeuch, per un biennio chef personale di François Mitterand. Il film comincia nella gelida cornice di un'isola ai confini dell'Antartide, dove Hortense ha scelto di isolarsi a lavorare dopo l'esperienza all'Eliseo; e in una serie di fluidi flashback riepiloga con delicatezza le tappe di un rapporto, quello fra il presidente e la cuoca del Perigord, basato su un comune gusto del cibo inteso come raffinata forma di cultura; come civile argine ai poco nobili intrighi della vita e della politica. Commedia aggraziata, di cui l'interpretazione di Catherine Frot è la vera forza." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 7 marzo 2013) "Delude (...) 'La cuoca del presidente' di Christian Vincent che conferma la passione del cinema francese per il genere culinario, ma non riesce a infondere nella vicenda la forza necessaria per incantare il pubblico." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 7 marzo 2013) "Tratto da un storia vera, il film, troppo esile, non ti cattura mai, al contrario della sfilata di piatti di cucina francese che vi spingerà subito al ristorante." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 7 marzo 2013)

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