Anno: 1925 Durata: 68 Origine: URSS Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, GUERRA, STORICO
Regia:Sergej M. Ejzenstejn
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.33) - MUTO
Tratto da:un'idea di Nina Agadzanova Sutko
Produzione:GOSKINO
Distribuzione:CINELATINA (1960), IL CINEMA RITROVATO-CINETECA DI BOLOGNA (2017) - GENERAL VIDEO, SKEMA, SAN PAOLO AUDIOVISIVI
Aleksandr Antonov | nel ruolo di | Vakulinchuk |
Alexandre Antonov | nel ruolo di | Vakulinchuk |
Vladimir Barskij | nel ruolo di | Comandante Golikov |
Grigorij Aleksandrov | nel ruolo di | Primo ufficiale Giliarovskij |
Andrej Fajt | nel ruolo di | Recluta |
Ivan Bobrov | nel ruolo di | Capitano Golikov |
Michail Gomarov | nel ruolo di | Marinaio |
Aleksandr Levsin | nel ruolo di | Guardiamarina |
Marusov | nel ruolo di | Ufficiale |
Levchenko Repnikova | nel ruolo di | Donna sulla scalinata |
Giugno 1905. Tra l'equipaggio della corazzata russa Potėmkin regna un vivo malcontento a causa delle vessazioni cui sono sottoposti i marinai. Il malcontento si trasforma in ammutinamento, allorché il comandante ed il medico dell'unitą rifiutano di accogliere le giuste proteste dei marinai per il rancio ricavato da cibi immangiabili. La corazzata raggiunge quindi il porto di Odessa, dove il gesto compiuto dai marinai si diffonde rapidamente tra la popolazione, provocando manifestazioni di plauso e di incoraggiamento. Ma l'intervento delle guardie imperiali reprime nel sangue l'entusiasmo della popolazione. Nel frattempo un'intera squadra navale della marina russa naviga verso la cittą sul Mar Nero per ricondurre all'ordine gli ammutinati del Potėmkin. Quando lo scontro sembra irreparabile, e la fine della corazzata prossima, gli equipaggi delle navi inseguitrici rifiutano di aprire il fuoco e la Potėmkin č salva.
"Celebre, epico e barbosissimo dramma sociale e socialista, ovviamente muto, commissionato dal Cremlino al giovanissimo Sergej Eizenstein. L'enfasi e la retorica, ampliate dalla voce fuori campo che declama le scritte in cirillico, soffocano l'asprezza delle immagini, tra cui spiccano i volti inorriditi dei protagonisti. Forse pensano gią tutti come Paolo Villaggio: che boiata pazzesca." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 17 marzo, 2004)
Incasso in euro