La circostanza1974

SCHEDA FILM

La circostanza

Anno: 1974 Durata: 96 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, GROTTESCO

Regia:Ermanno Olmi

Specifiche tecniche:EASTMANCOLOR

Tratto da:-

Produzione:RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA

Distribuzione:INC - DELTAVIDEO

ATTORI

Raffaella Bianchi nel ruolo di Silvia, la figlia
Ada Savelli nel ruolo di Laura, la madre
Gaetano Porro nel ruolo di Il padre
Mario Sireci nel ruolo di Il figlio maggiore
Barbara Pezzuto nel ruolo di Anna, moglie del figlio maggiore
Massimo Tabak nel ruolo di Tommaso, il secondo figlio
Giorgio Roncaglia nel ruolo di Il ragazzo cieco
Aleardo Coatti
Enrico Bertoni
Roberto Birago
Rodolfo Bignami
 

SOGGETTO

Olmi, Ermanno
 

SCENEGGIATORE

Olmi, Ermanno
 

MONTAGGIO

Olmi, Ermanno
 

SCENOGRAFIA

Lombardi, Ettore

TRAMA

La signora Laura Liberti è un vulcano: dirige uno studio notarile ereditato dal padre, possiede e governa una avviatissima quanto moderna fattoria. Per lei la circostanza è il grave incidente che capita a uno sconosciuto giovane motociclista al quale ella presterà generosamente e disinteressatamente assistenza e materno affetto. Il signor Liberti, anziano dirigente in una grossa industria, vive alienato nella banalità di riti aziendali sotto la coercizione de "Il posto". La circostanza per lui sarà l'ammodernamento tecnico dell'istituto e il crudele inesorabile licenziamento. Silvia, figlia dei Liberti, è alle prese con i fermenti adolescenziali, le curiosità, gli amoretti, i bronci, le scappatelle e le successive perplessità. Non ha guida e finisce per non capirsi e per non capire; quando ha tempo, il che le capita un po' troppo spesso, si intrattiene con ammirazione accanto al ragazzo cieco che nei suoi interessi dimostra spiccata raffinatezza e sensibilità. Per lei la circostanza potrà essere questa amicizia oppure uno degli sbagli commessi. Tommaso, fratello di Silvia, vive in un privatissimo e organizzatissimo gabinetto scientifico dove si dedica a studi extrascolastici e ad esperienze di elettronica poichè sogna di partorire un robot per nulla a servizio dell'umanità e pur tuttavia capace di pensare. Per lui la solitudine finirà quando sarà chiamato a prodigarsi per la cognatina Anna, partoriente nel corso di una notte da tregenda. Beppe, fratello di Silvia e di Tommaso, è il giovanissimo sposo di Anna e con lei vive in una casa prefabbricata nella tenuta della mamma, ma a debita distanza e con orgogliosa indipendenza. L'avventuroso parto sarà la circostanza che imporrà una revisione di atteggiamenti per lui, per la mogliettina, per Tommaso e, in definitiva, per tutta la famiglia Liberti.

CRITICA

"Ecco uno di quei film che vi restano dentro, densi come sono di semplice e schietta verità umana. Ecco un'opera di lievi, forse dimesse, ma autentiche qualità poetiche; un racconto che, fatto apparentemente di nulla, di piccoli gesti quotidiani, vi afferra e vi commuove nel profondo, per l'onesto impegno e la penetrante sensibilità con cui coglie, nelle loro debolezze come nelle loro virtù, i diversi personaggi, seguendone le azioni e spiandone i sentimenti con la naturale felicità dell'artista che sorprende la vita nel suo farsi." (Dario Zanelli, "Il Resto del Carlino", dicembre 1974)

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