Anno: 1960 Durata: 110 Origine: FRANCIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, GUERRA
Regia:Vittorio De Sica
Specifiche tecniche:VISTAVISION
Tratto da:romanzo omonimo di Alberto Moravia
Produzione:CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION (ROMA), LES FILMS MARCEAU COCINOR, SOCIETE' GENERALE DE CINEMATOGRAPHIE (PARIGI)
Distribuzione:TITANUS - CREAZIONI VIDEO, MONDADORI VIDEO, DE AGOSTINI (IL GRANDE CINEMA)
Sophia Loren | nel ruolo di | Cesira |
Eleonora Brown | nel ruolo di | Rosetta, figlia di Cesira |
Jean-Paul Belmondo | nel ruolo di | Michele Di Libero |
Raf Vallone | nel ruolo di | Giovanni |
Renato Salvatori | nel ruolo di | Florindo, il camionista |
Carlo Ninchi | nel ruolo di | Filippo, padre di Michele |
Andrea Checchi | nel ruolo di | Un fascista |
Emma Baron | nel ruolo di | Maria, madre di Michele |
Pupella Maggio | nel ruolo di | Contadina |
Bruna Cealti | nel ruolo di | Una sfollata |
Vincenzo Musolino | nel ruolo di | Alessandro, figlio della contadina |
Luciano Pigozzi | nel ruolo di | "Scimmione" |
Franco Balducci | nel ruolo di | Tedesco nel pagliaio |
Ettore G. Mattia | nel ruolo di | Passeggero sul treno |
Antonella Della Porta | nel ruolo di | La madre impazzita |
Antonio Gastaldi | ||
Curt Lowens | ||
Elsa Mancini | ||
Giuseppina Ruggeri | ||
Luciana Cortellesi | ||
Luigi Terribile | ||
Mario Frera | ||
Remo Galavotti | ||
Toni Caliò |
La guerra, che non risparmia a Roma i bombardamenti, induce Cesira, una giovane vedova, proprietaria d'un modesto negozio d'alimentari, a cercare rifugio tra i monti della Ciociaria dov'è nata. Sua costante preoccupazione è che alla figlioletta tredicenne, Rosetta, siano risparmiati per quanto possibile le angosce e le sofferenze che la guerra infligge anche ai civili. Ad accogliere le due donne sono amici, parenti e la serenità di luoghi che sembrano tagliati fuori dalla tragicità di quelle ore. Ma il fronte, in movimento continuo lungo la penisola, si avvicina inesorabile. La prima vittima di quella piccola comunità è Michele, timido innamorato di Cesira costretto da un gruppo di soldati tedeschi a far loro da guida sui monti. All'arrivo degi alleati, nell'euforia generale, Cesira, convinta che la guerra sia finita, decide di tornare a Roma insieme a Rosetta. Le due si incamminano a piedi ma, in una chiesa diroccata in cui si fermano a riposare, vengono aggredite e violentate da un gruppo di soldati marocchini. Rosetta si chiude in un agghiacciante silenzio, dando così l'addio alla spensieratezza dell'adolescenza.
"Il racconto moraviano è stato mondato, mediante alcuni potenti colpi d'ascia, prima, e poi con un minuto e incisivo lavoro di pomice, di tutte le ramificazioni più o meno contorte e frastagliate che lo popolano. (...) E' un film che ripropone tutta la tematica (...) del neorealismo e sotto questo profilo si tratta di un'opera che costituirà oggetto di appassionate e proficue discussioni." (Antonello Trombadori, "Vie Nuove", 24 dicembre 1960. "Tratto da un romanzo di Moravia, il film ha il merito di avere saputo ridurre a dimensioni più umane i personaggi, addolcendo molte delle asperità polemiche o descrittive dell'opera ispiratrice. L'interpretazione della protagonista è aderente al proprio personaggio, psicologicamente bene strutturato. Attenta ed abile la regia". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961).
Incasso in euro