Anno: 2012 Durata: 93 Origine: BELGIO Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Jessica Woodworth|Peter Brosens
Specifiche tecniche:CINEMASCOPE (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:PETER BROSENS & JESSICA WOODWORTH, DIANA ELBAUM & SÉBASTIEN DELLOYE, JOOP VAN WIJK & JB MACRANDER, PHILIPPE AVRIL PER BO FILMS, ENTRE CHIEN ET LOUP, MOLENWIEK FILM, UNLIMITED
Distribuzione:NOMAD FILM (2013)
Aurélia Poirier | nel ruolo di | Alice |
Django Schrevens | nel ruolo di | Thomas |
Sam Louwyck | nel ruolo di | Pol |
Gill Vancompernolle | nel ruolo di | Octave |
Peter Van den Begin | nel ruolo di | Marcel |
Bruno Georis | nel ruolo di | Luc |
Nathalie Laroche | nel ruolo di | Marianne |
Véronique Tappert | nel ruolo di | Corinne |
Robert Colinet | nel ruolo di | Louis |
Delphine Cheverry | nel ruolo di | Anoush |
Pierre Nisse | nel ruolo di | Thierry |
Michel Charles | nel ruolo di | Venditore di fiori |
Lenka Brosens | nel ruolo di | Sophie |
Damien Marchal | nel ruolo di | Patrick |
Marie-Noëlle Dourtreluingne | nel ruolo di | Donna che canta |
Jamal Hallouzi | nel ruolo di | Soldato mascherato |
Woodworth e Brosens tornano in Belgio per rivolgere l'attenzione alle loro terre, più nel dettaglio al villaggio belga del Condroz. Il cuore della pellicola è il cambiamento climatico: l'inverno è divenuto infinito; la primavera non arriva più; le api scompaiono, le mucche non producono più latte e la carestia incombe. Qual è la causa di tutto questo?
"Sulla fine del mondo riflette anche 'La quinta stagione' di Peter Bronsen e Jessica Woodworth, che immaginano un mondo abbandonato dalla primavera a un eterno inverno di scontento. La natura che si ribella infatti finisce per stravolgere ogni dinamica sociale facendo emergere mostruosi istinti primordiali. Visionario e fuori dagli schemi, ispirato dalle pitture di Bruegel e Bosch, il film propone interessanti riflessioni sulla vita rurale dove il senso del sacro viene profanato dalla perdita di innocenza dell'umanità. Ma l'eccesso di simboli e metafore ne fa un'allegoria troppo cerebrale per avere una reale forza di impatto." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 27 giugno 2013) "Capitolo conclusivo della trilogia iniziata con 'Khadak' (girato in Mongolia) e proseguita con 'Altiplano' (Perù), 'La quinta stagione' dei belgi Brosens e Woodworth riflette sulla relazione tra Uomo (impotente) e Natura (matrigna): stile estatico e metaforico, tableaux vivants rubati a Bosch, Durer e Schirmer, ma per dire cosa? Udite, udite: in tempi di crisi il diverso paga per tutti. Ma che bella scoperta! Tutto muore, anche l'attenzione dello spettatore." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 27 giugno 2013) "Cupo e crudele dramma campagnolo, fatto di sguardi e silenzi attorno a un misterioso sconvolgimento della natura incattivita. Con finale horror. (...) Opportune scritte scandiscono l'alternarsi dei mesi, implacabilmente uguali. Che barba. E per fortuna non ci sono più le mezze stagioni." (Massimo Bertartelli, 'Il Giornale', 27 giugno 2013)
Incasso in euro