Anno: 2009 Durata: 96 Origine: GRECIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Yorgos Lanthimos
Specifiche tecniche:35 MM (2.35:1)
Tratto da:-
Produzione:BOO PRODUCTIONS, GREEK FILM CENTER, HORSEFLY PRODUCTIONS
Distribuzione:-
Christos Stergioglou | nel ruolo di | Padre |
Michelle Valley | nel ruolo di | Madre |
Aggeliki Papoulia | nel ruolo di | Figlia maggiore |
Mary Tsoni | nel ruolo di | Figlia minore |
Hristos Passalìs | nel ruolo di | Figlio |
Anna Kalaitzidou | nel ruolo di | Christina |
Una famiglia composta da padre, madre, due figlie e un figlio vive ai margini della città in una casa protetta da un alto recinto. I ragazzi vengo istruiti ed educati dai genitori e non hanno mai messo piede fuori dalla recinzione, così come non hanno mai avuto alcun contatto con altre persone, genitori a parte, se non Christina, un'agente di sicurezza, di cui tutti in famiglia sono entusiasti. Poi, un giorno, Christina regala alla figlia maggiore un cerchietto speciale chiedendo qualcosa in cambio...
"Giorgos Lanthimos lo avevamo scoperto due anni a fa, al Forum di Berlino, col sorprendente 'Kinetta', scoperta anche di una generazione del cinema greco che rompeva radicalmente col passato dei padri, lasciando intuire dissonanze emozionali e il feroce esplosi nella protesta degli studenti che lo scorso inverno ha paralizzato la Grecia. 'Canines' del film precedente esaspera la frantumazione e la freddezza crudele della storia e dei protagonisti. Come anche l'enigma in cui viene messo lo spettatore: dove siamo? Chi sono quei tre ragazzi che ripetono strane frasi facendo giochi ai limiti del masochismo? (...) Cronaca di un fascismo ordinario quale produce una comunità chiusa e xenofoba, sottomessa a patriarcato, religione, repressione sessuale. Che naturalmente si autoassolve da qualsiasi mostruosità, indicandola come necessaria. Difatti, cacciata la pericolosa intrusa esterna, il padre obbliga le due figlie a fare sesso col fratello, sfogando poi lui stesso le sue perversioni erotomani su di loro. Questo maso violento di brutalità è congelato in una cappa pesante, che porterà alla degenerazione. Haneke si diceva, e non per il soggetto, il suo cinema sembra essere un riferimento importante per Giorgos Lanthimos, come quello di Ulrich Sield. Il rischio è che la fascinazione per questi meccanismi di immaginario autoritari, è di scivolare in una certa affettazione di maniera, che in Canines è sempre sul limite. A volte anche oltre." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 22 maggio 2009)
Incasso in euro