Anno: 1976 Durata: 135 Origine: USA Colore: C
Genere:FANTASY
Regia:John Guillermin
Specifiche tecniche:35 MM, PANAVISION - TECHNICOLOR, METROCOLOR
Tratto da:un'idea di Merian C. Cooper e Edgar Wallace e dalla sceneggiatura del film omonimo (1933) scritta da James Ashmore c e Ruth Rose
Produzione:DINO DE LAURENTIIS PER PARAMOUNT PICTURES, DINO DE LAURENTIIS COMPANY
Distribuzione:TITANUS - DOMOVIDEO
Jeff Bridges | nel ruolo di | Jack Prescott |
Charles Grodin | nel ruolo di | Fred Wilson |
Jessica Lange | nel ruolo di | Dwan |
John Randolph | nel ruolo di | Capitano Ross |
René Auberjonois | nel ruolo di | Roy Bagley |
Julius Harris | nel ruolo di | Boan |
Jack O'Halloran | nel ruolo di | Joe Perko |
Dennis Fimple | nel ruolo di | Sunfish |
Ed Lauter | nel ruolo di | Carnahan |
Jorge Moreno | nel ruolo di | Garcia |
Mario Gallo | nel ruolo di | Timmons |
John Lone | nel ruolo di | Il cuoco cinese |
Garry Walberg | nel ruolo di | Generale dell'esercito |
John Agar | nel ruolo di | Ufficiale |
Keny Long | nel ruolo di | Uomo mascherato |
Sid Conrad | nel ruolo di | Presidente della Petrox |
George Whiteman | nel ruolo di | Pilota dell'elicottero |
Wayne Heffley | nel ruolo di | Generale dell'aereonautica |
Fred Wilson viene messo al comando di una spedizione che si prefigge di trovare un ricco giacimento petrolifero su di un'isola sconosciuta. Il gruppo viaggia a bordo di una nave e, nel corso della navigazione, sottocoperta viene trovato un intruso. Si tratta di Jack Prescott, giovane professore di Paleontologia che, avuto sentore della spedizione, vi si è unito clandestinamente per cercare esemplari particolari di fauna. Prima di approdare sull'isola, la nave si imbatte in una tempesta e viene raccolta in mare la giovanissima attrice Dwan. Una volta sulla terraferma, Fred e i suoi compagni si accorgono che, contrariamente alle aspettative, l'isola è abitata. Gli indigeni rapiscono Dwan e la offrono a Kong, un gorilla gigantesco, che venerano come fosse una divinità. Jack riesce a salvarla, mentre Fred cattura il gorilla Kong e, dopo averlo incatenato, lo porta a New York. Ma la natura si ribellerà al volere dell'uomo.
"Le scarse variazioni nella trama, anche se tali da conferire al gigante un simbolo di contestazione nei confronti dei colossi commerciali moderni (ditte petrolifere, eccetera), obbligano al confronto tra questo remake e l'originale del 1933. Il vecchio 'King Kong', privo di certi spunti realistici della nuova opera, possedeva forse una maggiore carica fiabesca e magica. Il nuovo, viceversa, ricco di miliardi spesi con notevole serietà, la vince sul piano della tecnica cinematografica. Infatti, se alcune sequenze (...) possono commuovere e colpire nei sentimenti, in realtà la presenza del regista rimane di gran lunga surclassata dalla presenza del fenomeno 'Kong' come prodotto di un artigianato (quello di Carlo Rambaldi) ormai da iscrivere nell'albo dei prestigiatori del trucco cinematografico. La scioltezza del gigante artificiale, le sue azioni, l'espressione dei sentimenti sono di un antropomorfismo che sbalordisce chi sa intravvedere i problemi tecnici che sono stati risolti, e convince anche chi segue soltanto il racconto come tale". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 82, 1977). "Con i venti miliardi di Dino De Laurentiis e i prodigi tecnici di Carlo Rambaldi (Oscar), John Guillermin ricostruisce una celebre e tenera love story dal finale crudele tra liane e grattacieli, rallegrandola con qualche lampo di ironia. Jessica Lange, debuttante dal volto provocante e dalle gambe parlanti, ha già la grinta per tenere a bada un intero zoo". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 marzo 2001)
Incasso in euro