SCHEDA FILM

Jumpin' Jack Flash

Anno: 1986 Durata: 99 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA, SPIONAGGIO

Regia:Penny Marshall

Specifiche tecniche:NORMALE A COLORI

Tratto da:-

Produzione:LAWRENCE GORDON, JOEL SILVER PER LAWRENCE GORDON PRODUCTIONS, SILVER PICTURES, TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION

Distribuzione:FOX (1987) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

ATTORI

Whoopi Goldberg nel ruolo di Terry Doolittle
Stephen Collins nel ruolo di Marty Phillips
John Wood nel ruolo di Jeremy Talbot
Carol Kane nel ruolo di Cynthia
Annie Potts nel ruolo di Liz Carlson
Peter Michael Goetz nel ruolo di James Page
Roscoe Lee Browne nel ruolo di Archer Lincoln
Sara Botsford nel ruolo di Lady Sarah Billings
Jeroen Krabbe' nel ruolo di Mark Van Meter
Jonathan Pryce nel ruolo di Jack
 
 

MUSICHE

Newman, Thomas
 

MONTAGGIO

Goldblatt, Mark
 

SCENOGRAFIA

Boyle, Robert F.
 

COSTUMISTA

Becker, Susan

TRAMA

Nella sala di un istituto di New York, Terry Doolittle, simpatica afroamericana, è adibita ad uno dei terminali che sovrintendono ai movimenti valutari internazionali. Vivace, spiritosa e vitale com'è, Terry si diverte ogni tanto ad alternare alle cifre qualche scherzoso messaggio ai suoi corrispondenti. Un giorno però lo scherzo viene fatto proprio a lei (ed uno scherzo poi non lo è affatto): un misterioso Jumpin' Jack Flash si intromette nel suo monitor e la prega di cercare una altrettanto misteriosa "chiave" poichè si trova nei guai in un Paese dell'Est e intende assolutamente tornare a Londra. C'è dunque qualcuno (un agente segreto inglese) che ascolta Terry, il che la lusinga molto, ma anche le parla e le chiede soccorso. Bisogna aiutarlo. La "chiave" (la ragazza alla fine la scopre) è un certo si bemolle dei Rolling Stones e con ciò Terry si trova coinvolta in un gioco estremamente pericoloso, condotto da CIA e KGB. Le toccherà prima scovare e prendere nella casa di J.J.F. una innocua padella (sul cui fondo però sono incisi i nomi di due tizi, che in seguito verranno spietatamente eliminati), poi intrufolarsi ad una festa presso il Consolato di Sua Maestà Britannica e qui penetrare nell'Ufficio telescriventi per inserirvi un marchingegno. Tutto ciò sempre sorvegliata o tallonata sia da un certo mister Jeremy Talbot (del Servizio segreto inglese) e da un suo collega, sia da vari misteriosi tipi dell'una e dell'altra parte. Questo tra sparatorie, inseguimenti spericolati ma anche assurdamente comici, energiche reazioni della robusta ragazza, messaggi del sullodato J.J.F., arrabbiature di Mister Page (direttore della banca). Ma qualcuno trama nell'ombra, affinchè quell'irrequieto J.J.F. che sa troppe cose venga preso e ucciso. C'e dunque da qualche parte un traditore. Sparatoria in banca nella sala dei movimenti valutari. Un giovanotto di recente assunto (è l'agente Marty Phillips) ha usato la pistola per proteggere Terry. Conclusione: smascheramento di Talbot (era lui il perfido di turno e comparsa di J.J.F., felicemente rientrato in patria e che ora ha fatto una corsa da Londra a New York per conoscere e ringraziare calorosamente quella simpatica e coraggiosa ragazza nera, che lo guarda incantata e felice tra gli applausi generali.

CRITICA

"La regista esordiente Penny Marshall ha costruito questo intrigo quasi soltanto in funzione dei giochi mimici e della versatilità della protagonista, bisogna però darle atto di esser riuscita anche a imbastirle attorno un film in cui tutto è sempre piuttosto godibile e in cui anche gli altri personaggi, i loro gesti e le varie situazioni, in astuto equilibrio tra la farsa e il cinema di spionaggio, riescono a proporsi in modo convincente a livello di gustosissima commedia. I ritmi, salvo all'inizio quando il mondo dei computer tarda un po' ad adeguarsi agli scherzi, sono sveltissimi, dinamici, non di rado addirittura affannati. I colpi di scena si susseguono e così gli accenti ansiosi e martellanti della suspense: alternati con furbizia a gag d'ogni tipo. condite di pep, di sale e di slapstick. Nulla di molto sottile, se vogliamo, e neanche una particolare novità all'interno del cinema comico americano, con la possibilità però di approdare a uno spettacolo festoso e esilarante di freschissima efficacia." (Gian Luigi Rondi 'Il Tempo', 4 aprile 1987) "Commedia a ritmo serrato, scoppiettante e ben dosata 'Jumpin' Jack Flash' è cucita addosso al personaggio di Whoopy Goldberg. Attesissima alla prova (dopo la sua trionfale interpretazione in 'Il colore viola'), l'attrice di colore torna alle origini, ad un talento comico spontaneo, naturale, elettrizzante con cui ha esordito nell'84 a Broadway. Sorriso smagliante, grande abilità nel travestimento (imperdibili le brevi impersonificazioni di Tina Turner vecchia maniera e di Stevie Wonder). Umorismo energico, fisico e comunicativo al pari del suo collega Eddie Murphy, la Goldberg è già una conferma. Le giova, naturalmente la regia tutta al femminile di Penny Marshall, un'esordiente dai passati televisivi e di attrice che ricorda nel dosaggio e nelle gag gli insegnamenti di John Landis e gli efficaci fonici di Ivan Reitman, l'autore di 'Ghostbusters' e di 'Pericolosamente insieme'." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 8 aprile 1987) "Dopo 'Il colore viola' e prima di 'Burglar', Whoopi Goldberg ha interpretato questa curiosa commedia gialla costruita per privilegiare le sue qualità mimiche, la sua comunicativa verve e il suo modo di vestire e di muoversi un po' funky, un po' casual sofisticato. Il film, diretto dalla giovane Penny Marshall, si è rivelato un insuccesso oltreoceano, ma ha procurato a Whoopi buone critiche e altri personaggi da svitata protagonista, ricalcati su questa sua Terry Doolittle, impiegata in una grande azienda di New York e addetta a un computer.(...) Ottima la veste tecnica che smussa la noia del ripetitivo intrigo con la espressiva fotografia di Matthew F. Leonetti, le curatissime ambientazioni dello scenografo Robert Boyle, la colonna sonora di Thomas Newman e la magica voce di Aretha Franklin che esegue la canzone del titolo." ('Il Corriere della Sera', 18 aprile 1987)

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