Anno: 2005 Durata: 113 Origine: BELGIO Colore: C
Genere:COMMEDIA, GUERRA
Regia:Christian Carion
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:NORD-OUEST PRODUCTION, SENATOR FILM PRODUKTION, ARTEMIS FILMS PRODUCTION, THE BUREAU, MEDIA PRO PICTURES
Distribuzione:SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2006)
Diane Kruger | nel ruolo di | Anna |
Benno Fürmann | nel ruolo di | Nikolaus |
Guillaume Canet | nel ruolo di | Audebert |
Gary Lewis | nel ruolo di | Palmer |
Dany Boon | nel ruolo di | Ponchel |
Daniel Brühl | nel ruolo di | Horstmayer |
Alex Ferns | nel ruolo di | Gordon |
Steven Robertson | nel ruolo di | Jonathan |
Lucas Belvaux | nel ruolo di | Gueusselin |
Bernard Le Coq | nel ruolo di | Generale |
Ian Richardson | nel ruolo di | Vescovo |
Frank Witter | nel ruolo di | Jorg |
Thomas Schmauser | nel ruolo di | Principe ereditario |
Joachim Bissmeier | nel ruolo di | Zimmermann |
Robin Laing | nel ruolo di | William |
Suzanne Flon | nel ruolo di | La castellana |
Michel Serrault | nel ruolo di | Il castellano |
Christopher Fulford | nel ruolo di | Maggiore |
Friedemann Thiele | nel ruolo di | Karl |
Johannes Richard Voelkel | nel ruolo di | Gunther |
Marc Robert | nel ruolo di | Guimond |
Ispirato ad un fatto realmente accaduto, il film narra una vera e propria 'favola di Natale'. Sul fronte della I Guerra Mondiale nella notte di Natale del 1914, i soldati accampati dietro le trincee francesi, scozzesi e tedesche, improvvisamente decidono di deporre le armi e di scambiarsi auguri, sigarette, cioccolata e calorose strette di mano. Questo avvenimento sconvolgerà le vite di quattro personaggi : un pastore scozzese, un tenente francese, un tenore tedesco e una soprano danese...
"L'impatto di oggi non è lo stesso che ebbero in passato altri film antimilitaristi sulla prima guerra mondiale come 'Orizzonti di Gloria' e 'La grande guerra', quando era ancora viva la generazione combattente. Quando i numerosissimi episodi di rifiuto erano ancora censurati e stigmatizzati. (...) Questo film bisognerebbe portarlo a chi oggi vive ancora quegli stessi irriducibili odii. Purtroppo Carion non è Kubrick e la sua occasione non la sa sfruttare al massimo." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 20 gennaio 2006) "Campione d'incassi in patria, il candidato francese alla cinquina degli Oscar, 'Joyeux Noël', parte bene ma si spegne subito come un petardo. Per rievocare questa pagina a lungo censurata, Carion usa infatti gli ingredienti più ovvi. Estetica paratelevisiva, trama da soap, personaggi rigidi come figurine. Sul fronte tedesco troviamo un tenore e sua moglie, soprano, riuniti al fronte per le feste. Su quello anglo-francese domina un pastore anglicano che suona la cornamusa (ma questo non basterà a salvare suo fratello). Il messaggio pacifista, allusioni al presente incluse, è nobile e scritto in maiuscole: in tv farà un figurone. Da antologia dell'assurdo il doppiaggio che cancella lingue e differenze facendo parlare tutti italiano." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 21 gennaio 2006) "Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale con questo film tragicamente ottimista e ottimisticamente tragico sulla possibilità di fratellanza al fronte: la piccola illusione. (...) Una verità dimenticata dalla storia, dice il sottotitolo, più la santa Messa e l'ugola d'oro di un tenore tedesco e della sua amata. Fango, sudore, polvere da sparo ed anche grandi traumi per un prete anglicano che non sopporta più l'incitazione alla morte e un tenente francese. Il tutto è gestito da Christian Carion, cresciuto in una zona occupata dai tedeschi, nel rispetto di una commozione obbligatoria che non toglie al film la sua verità e la sua nobiltà morale. (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 21 gennaio 2006)
Incasso in euro