It's All True - ?? tutto vero1993

SCHEDA FILM

It's All True - ?? tutto vero

Anno: 1993 Durata: 85 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:DOCUMENTARIO

Regia:-

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:REGINE KONCKIER, RICHARD WILSON, MYRON MEISEL, BILL KROHN, JEAN LUC ORMIERES PER MERCURY PRODUCTIONS, FRENCH MINISTRY OF EDUCATION AND CULTURE, FRENCH NATIONAL CENTER OF CINEMATOGRAPHY, LES FILMS BALENCIAGA, PARAMOUNT PICTURES, POLYGRAM AUDIOVISUEL, R. FI

Distribuzione:LUCKY RED (1995)

TRAMA

Il film è costituito da interviste ai collaboratori, agli attori ed al regista Orson Welles, inframezzate dagli spezzoni rimasti di tre episodi girati nel 1942 dallo stesso Orson Welles. Primo episodio: "My friend Bonito". La benedizione degli animali domestici in un villaggio: come d'uso, li portano alla Chiesa i bambini, anche piccolissimi. Un allegro ragazzetto ha infiocchettato il suo nero torello e il sacerdote benedice anche questo. Secondo episodio: "The Story of Samba". Feste spettacolari, ritmi a furor di popolo, favelas e costumi tutti lustrini, gioia irrefrenabile nei tre giorni che tutti passano in strada durante il Carnevale di Rio. Soprattutto il fascino irresistibile del "samba", panacea nazionale per i più poveri, contro indigenza e sacrifici. Terzo episodio: "Four Men on a Raft". Ricostruzione di un episodio storico ed epico al tempo stesso. Parte da Fortaleza - a 1650 miglia da Rio de Janeiro - una "janga": è una zattera con una vela bianca triangolare, costruita da poveri pescatori e condotta in porto senza bussola da quattro eroici jangadeiro dopo 61 giorni di navigazione. L'Oceano, le tempeste, la lotta contro i venti, la durezza delle manovre e poi le tappe a Recife e Salvador (dove i quattro visitano, come per voto, le rispettive cattedrali), indi il trionfo e le accoglienze popolari nella Capitale.

CRITICA

"'It's all true' è un fluire d'immagini straordinarie (distese di mare, dune, cielo), d'omaggi ai maestri Ford, Eisenstein, Murnau, d'incredibili anticipazioni del neorealismo (quasi una 'Terra trema' ante litteram), di un'aurea maudit, comune a tanto Welles: durante la ricostruzione dell'arrivo dei quattro eroici jangaderos, l'imbarcazione si ribaltò provocando la morte d'uno di loro. Come dire, wellsianamente: è tutto vero. Ma il cinema è più vero della vita, già 'mito'. (Il Messaggero, Fabio Bo, 24/6/95) "Nella sua forma attuale, il film non può che essere frammentario, e certo appare evidente che nel '42 di Welles il capolavoro assoluto, totale, irrinunciabile rimane 'L'orgoglio degli Amberson'. Ma 'It's All True' rimane un affascinante tour nella bottega di un grande: complimenti alla Lucky Red per averlo distribuito. (L'Unità, Alberto Crespi, 25/6/95) "Ventidue minuti di grande cinema, un breve poema epico sul mare, sulla tenacia dell'uomo e la sua perseveranza, il cuore di 'It's all true'. Alla memoria del cinefilo quei 22 minuti richiamano le immagini di Flaherty ('L'uomo di Aran'), Eisenstein, Visconti ('La terra trema') e, nella scena del funerale, di un altro Welles ('Otello'). A tutti offrono un esempio di quel che fu il cinema di una volta, un cinema che non esiste più, annegato e cancellato dalla televisione, dalle cerimonie audiovisive di massa. (Il Giorno, Morando Morandini, 29/6/95)

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