ITALIANO PER PRINCIPIANTI2000

SCHEDA FILM

ITALIANO PER PRINCIPIANTI

Anno: 2000 Durata: 112 Origine: DANIMARCA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:-

Specifiche tecniche:DOLBY

Tratto da:-

Produzione:ZENTROPA ENTERTAINMENTS, DANMARKS RADIO, DANISH FILM INSTITUTE

Distribuzione:ISTITUTO LUCE, 20TH CENTURY FOX

TRAMA

Sei cuori solitari in un quartiere alla periferia di una cittadina danese: la loro vita cambia quando arriva un giovane pastore protestante convinto dal suo aiutante ad iscriversi ad un corso serale di lingua italiana. Di lì a poco il sacerdote diventa il perno di un gruppo di persone cui la vita ha inferto colpi durissimi. Così, con il passare del tempo, ogni persona riesce a superare la propria difficile situazione e a trovare un minimo di serenità.

CRITICA

"Brioso, brillante, amaro, prevedibile ma fresco, 'Italiensk for Begyndere' appartiene alla tendenza 'Dogma' fondata da Lars Von Trier. Quindi è girato con luce naturale, con videocamera a mano, senza colonna sonora e con tutto quel che 'Dogma' prevede. Allo spirito corrosivo di 'Idioti' o di 'Festen' o di 'Mifune' subentra una tenerezza femminile. Ma funziona". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 10 febbraio 2001) "Se la regista danese Lone Scherfig aderisce a Dogma, il manifesto del '95 di Lars Von Trier & C., non ha però torto a definire il suo il primo film 'Dogma della seconda generazione', una commedia dal tocco leggero e amichevole, dove la sessualità ha per una volta un valore tutto positivo. (...) Spiritoso dall'inizio alla fine, il film di Lone culmina nel viaggio di tutta la classe in una Venezia romantica, ma inquadrata senza deformazioni folkloristiche. C'è solo da chiedersi come farà una eventuale (e auspicabile) distribuzione nostrana a rendere l'irresistibile italiano parlato con accento nordico da un gruppo di bravissimi attori". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 10 febbraio 2001) "Commedia esilarante che è stata accolta con applausi scroscianti. (...) Gli attori, tutti sconosciuti anche nel loro Paese, hanno formato con la regista un gruppo chiamato 'Dogma', che ha per principio quello di fare un 'cinema della verità', secondo quanto è scritto nel loro manifesto. Niente scene girate in studio, solo macchine da presa, portatili e sempre luce naturale, senza riflettori. Un cinema povero, insomma, che ha dimostrato ancora una volta come a contare siano sempre e solo le idee". (Claudio Guidi, 'Il Tempo', 10 febbraio 2001) "Ispirandosi a tanti motivi cari al cinema nordico, l'autrice mette in scena il contrasto con i genitori indegni, il prete con la chiesa vuota, la scoperta di ignoti legami di sangue, la difficoltà nel riconoscersi come coppia. Campione d'incassi in Danimarca e vincitore di vari premi, 'Italiano per principianti' ha qualità che potrebbero far sorridere e commuovere anche dalle nostre parti. Ma come doppiarlo?". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 12 febbraio 2001) "Dallo stile della messa in scena si vede che la regista danese Lone Sherfig aderisce al Dogma, il manifesto promulgato qualche anno fa da Lars Von Trier per un cinema senza artifici. Il suo, però, è un Dogma della seconda generazione: ottimista. Fa di 'Italiano per principianti' un film allegro, amichevole, spiritoso dall'inizio alla fine e dove la sessualità ha un valore tutto positivo (...) Accolto con entusiasmo, l'anno passato, dal pubblico della Berlinale, 'Italiano per principianti' è un film praticamente bilingue; e sarebbe stato assurdo proprio altrimenti che in edizione sottotitolata. Tanto più che è irresistibile, per noi, ascoltare il bizzarro italiano parlato con accento nordico da un gruppo di bravissimi attori". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 maggio 2002) "Come ci vedono gli stranieri? Ovvero: che cosa significa 'Italia' nel resto del mondo? A vedere il graziosissimo 'Italiano per principianti' della danese Lone Scherfig, la nostra si direbbe la lingua dell'amore, della fantasia, della speranza. E' grazie ai corsi serali d'italiano difatti che un pugno di disperati di provincia trovano una via d'uscita. (...) Naturalmente, trattandosi di commedia danese, non mancano genitori pazzi, tragedie familiari, morti improvvise. Fino al lietissimo epilogo veneziano che almeno per noi non può non evocare 'Pane e tulipani', cui il film della Scherfig somiglia per tono e filosofia. Premio della Giuria a Berlino 2001. E Palma del coraggio all'Istituto Luce, che lo distribuisce nell'unico modo possibile: in lingua originale con sottotitoli" (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 3 maggio 2002) "Girato secondo i comandamenti Dogma di autenticità e mancanza d'artificio dettati da Lars von Trier, il film danese racconta di sei persone che hanno in comune una singolare passione per la lingua italiana (...) Niente illu

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