Anno: 1998 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, FILM TV
Regia:Cinzia Th Torrini
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:RAIFICTION IN COPRODUZIONE CON MARIO ROSSINI PER RED FILM GROUP, ARTE, SVERIGES TV DRAMA
Distribuzione:-
Rajindra Jayasinghe | nel ruolo di | Iqbal da grande |
Veena Jayakody | nel ruolo di | Madre di Iqbal |
Hemasiri Liyanage | nel ruolo di | Padre di Iqbal |
Lucky Dias | nel ruolo di | Imran |
Roshan Seth | nel ruolo di | Ulla Khasi |
Ravindra Randeniya | nel ruolo di | Baba |
Mohamed Rizlan | nel ruolo di | Iqbal da piccolo |
Iqbal, un bambino pakistano proveniente da una famiglia molto povera, è "affittato" dal padre a un commerciante di tappeti, che lo porta a lavorare in una fabbrica di tappeti, dove lavorano esclusivamente bambini della sua età. Privi di ogni libertà, con il pretesto del rimborso del debito da parte dei loro genitori, i bambini, con le loro mani minute, sono sfruttati, puniti per ogni piccolo errore e percossi a ogni tentativo di ribellione. Iqbal, forte e coraggioso diventa il punto di riferimento degli altri bambini, con cui riesce anche a ridere e a scherzare. Quando ormai ha raggiunto i dieci anni, riesce a scappare. Incontra uno specialista, Ulla Khasi, che si occupa di minori sfruttati, e che gli fa intravedere un mondo diverso, nel quale i bambini della sua età vanno a scuola, hanno dei diritti. Iqbal decide di impegnarsi per la libertà dei bambini schiavi. Denuncia le fabbriche dello sfruttamento, i trucchi e le connivenze che lo rendono possibile. La sua voce inizia a essere ascoltata e ripresa dai giornali dalle televisioni occidentali, dalle organizzazioni umanitarie. Il sistema comincia a entrare in crisi, le esportazioni dei tappeti iniziano a contrarsi, il bambino diventa un problema. Il 16 aprile 1995, Iqbal Masih viene assassinato.
"'Iqbal' non era rassicurante, non era rilassante, non era "natalizio". Era il racconto più lontano dai buoni sentimenti di quello che si potesse immaginare. Era terribilmente vicino alla cronaca di questo periodo. "Iqbal" è un film tv che, sia pure con quegli inevitabili bruschi passaggi dei film tv, con quelle inevitabili superficialità psicologiche, riesce a mandare di traverso il panettone di Natale. E a farci diventare indigesti anche i tappeti." (Alessandra Comazzi, "La Stampa" 23 dicembre 1998)
Incasso in euro