Anno: 1969 Durata: 114 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Elio Petri
Specifiche tecniche:PANORAMICA, 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:DAVIDE SENATORE E MARINA CICOGNA PER VERA FILMS
Distribuzione:EURO INTERNATIONAL FILM (1970) - RICORDI VIDEO, PANARECORD, L'UNITA' VIDEO - DVD: LUCKY RED (2008) - BLU-RAY: LUCKY RED/MUSTANG (2013)
Gian Maria Volonté | nel ruolo di | L'ispettore |
Florinda Bolkan | nel ruolo di | Augusta Terzi |
Gianni Santuccio | nel ruolo di | Il Questore |
Orazio Orlando | nel ruolo di | Ispettore Biglia |
Sergio Tramonti | nel ruolo di | Antonio Pace |
Filippo De Gara | nel ruolo di | Agente all'interrogatorio |
Arturo Dominici | nel ruolo di | Mangani, capo della omicidi |
Vittorio Duse | nel ruolo di | Canes |
Vincenzo Falanga | nel ruolo di | Pallottella |
Aldo Rendine | nel ruolo di | Nicola Panunzio |
Massimo Foschi | nel ruolo di | Signor Terzi |
Aleka Paizi | nel ruolo di | Cameriera dell'ispettore |
Salvo Randone | nel ruolo di | L'idraulico |
Ugo Adinolfi | nel ruolo di | Uno dei due fermati |
Gino Usai | nel ruolo di | Uno dei due fermati |
Franco Marletta | ||
Fulvio Grimaldi | ||
Giacomo Bellini | ||
Giuseppe Licastro | ||
Giuseppe Terranova | ||
Guido Buzzelli | ||
Pino Patti | ||
Roberto Bonanni |
Il capo della Squadra Omicidi di una grande città, soprannominato il "dottore", viene promosso per i suoi meriti a dirigente dell'Ufficio Politico della Questura. Proprio nel giorno della promozione, l'alto funzionario, che sotto l'apparente sicurezza e disinvoltura nasconde una psicologia perversa, uccide Augusta Terzi, la propria amante, dalla quale è sempre stato costantemente deriso. Anziché preoccuparsi di non lasciare tracce del delitto, l'assassino, certo di essere al di sopra di ogni sospetto in forza della posizione di potere che occupa, si impegna paradossalmente a moltiplicare gli indizi a proprio carico: le indagini intraprese dai suoi collaboratori - come egli aveva previsto - non lo sfiorano neppure. In seguito allo scoppio di una bomba nella centrale stessa della polizia, vengono fermati alcuni contestatori; tra questi c'è uno studente, Antonio Pace, che rivela al "dottore" di riconoscere in lui l'autore del delitto. Dopo essersi autodenunciato ai suoi superiori, il funzionario, ritiratosi nel proprio appartamento, immagina nella sua fantasia esaltata la più probabile soluzione del caso: per quanto numerose e schiaccianti possano essere le prove del suo crimine, i suoi superiori, più timorosi di uno scandalo che desiderosi di servire la giustizia, le smantelleranno ad una ad una, perché egli, come poliziotto, non può essere che al di sopra di ogni sospetto.
"Attraverso un caso patologico, il film, dotato di una robusta struttura narrativa e realizzato con un linguaggio asciutto e un ritmo quasi sempre teso, cerca di dimostrare a quali aberrazioni personali e rischi collettivi conduca l'esercizio del potere sottratto a ogni controllo. Buona l'interpretazione, soprattutto quella del personaggio centrale." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 69, 1970)
Incasso in euro