TRAMA

Una celebre attrice tedesca, d'origine ebraica, rientra dall'America in Germania. Nella Germania nazista vigono le leggi razziali: l'attrice viene accusata di tradimento, arrestata, e condannata a morte. Il figlio di lei, cittadino americano, allarmato dal lungo silenzio della madre, si reca in Germania per rintracciarla. Ma i pochi amici lo evitano e le autorità gl'ingiungono d'andarsene. Malgrado questo, egli riesce a sapere che la madre è in un campo di concentramento, e deciso a tutto, si reca nelle vicinanze del campo. Per caso, fa la conoscenza di una giovane contessa, americana di nascita, vedova di un tedesco, e spera nel di lei aiuto; ma la donna non può sottrarsi all'influenza del suo amante, un generale nazista. Un aiuto insperato gli viene dal medico del campo, che essendo un ammiratore della grande attrice, pratica alla donna, ammalata, una speciale iniezione, in modo da produrre una morte apparente. Con la collaborazione di un servitore, riescono a far uscire dal campo il corpo, chiuso nella bara. Immobilizzati dalla bufera, i fuggiaschi si recano alla villa della contessa, che presta alla finta morta le opportune cure. Con l'aiuto di lei, madre e figlio fuggono in Svizzera: la contessa resta presso l'amante infermo.