Anno: 2003 Durata: 99 Origine: AUSTRALIA Colore: C
Genere:POLIZIESCO, THRILLER
Regia:Jane Campion
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "Dentro" di Susanna Moore
Produzione:NICOLE KIDMAN E LAURIE PARKER PER RED TURTLE, PATHE PRODUCTIONS, SCREEN GEMS INC.
Distribuzione:NEXO
Meg Ryan | nel ruolo di | Frannie Thorstin |
Mark Ruffalo | nel ruolo di | Detective James A. Malloy |
Kevin Bacon | nel ruolo di | John Graham |
Jennifer Jason Leigh | nel ruolo di | Pauline Avery |
Nick Damici | nel ruolo di | Detective Rodriguez |
Sharrieff Pugh | nel ruolo di | Cornelius Web |
Sunrise Coigney | nel ruolo di | Madre di Frannie da giovane |
Micheal Nuccio | nel ruolo di | Padre di Frannie da giovane |
Alison Nega | nel ruolo di | Fidanzata del padre di Frannie da giovane |
James Firo | nel ruolo di | Detective Halloran |
Heather Litteer | nel ruolo di | Angela Sands |
Arthur J. Nascarella | nel ruolo di | Captain Crosley |
Jacinto Taras Riddick | nel ruolo di | Detective |
Hal Sherman | nel ruolo di | Detective |
Sandy Vital | nel ruolo di | Ballerina Baby Doll |
Patrice O'Neal | nel ruolo di | Hector, buttafuori Baby Doll |
Funda Duyal | nel ruolo di | Barista Baby Doll |
Ami Goodheart | nel ruolo di | Ballerina Baby Doll |
Nancy La Scala | nel ruolo di | Ballerina Baby Doll |
Theo Kogan | nel ruolo di | Barista Baby Doll |
Tim House | nel ruolo di | Cliente Baby Doll |
Karen Riggins | nel ruolo di | Ballerina Baby Doll |
Sharon Riggins | nel ruolo di | Ballerina Baby Doll |
Dominick Aries | nel ruolo di | Marito premuroso |
Susan Gardner | nel ruolo di | Moglie perfetta |
Daniel T. Booth | nel ruolo di | Barista del Red Turtle |
Dana Lubotsky | nel ruolo di | Testimone omicidio in lavanderia |
Panicker Upendran | nel ruolo di | Tassista |
Kendra Zimmerman | nel ruolo di | Cameriera Caffè |
Zach Wegner | nel ruolo di | Studente di Frannie |
Sebastian Sozzi | nel ruolo di | Studente di Frannie |
Yaani King | nel ruolo di | Studente di Frannie |
Frank Harts | nel ruolo di | Studente di Frannie |
Cordell Clyde | nel ruolo di | Informatore |
Julius Leflore | ||
Lou Martini Jr. | ||
Michelle Hurst | nel ruolo di | Insegnante |
Vinny Vella Sr. |
A New York, il detective Malloy avvicina in un bar Frannie, una professoressa di letteratura, pronta ad incontrare e ad aiutare fuori orario uno studente di colore della sua classe. Un donna è stata uccisa nel giardino della casa di Frannie, e Malloy indaga. Frannie nel tempo libero si incontra con Pauline, la sorellastra, che vive nell'appartamento sopra un equivoco locale di spogliarelli. Rievocando il passato del loro padre, le due donne mettono in campo le rispettive insicurezze nei rapporti sentimentali. Così Frannie accetta gli inviti che gli rivolge Malloy, e ben presto tra i due comincia una relazione. Lui dice di essere separato ma di voler vedere spesso i figli che vivono con la madre. Lei sembra accettare tutto con indifferenza. Una notte viene assalita da uno sconosciuto, poi altre uccisioni si susseguono, fino a quando a cadere sotto i colpi del killer è anche Pauline. Frannie è convinta, da un tatuaggio che Malloy ha sul polso e che lei ha visto in altre occasioni, che lui sia il colpevole. In occasione di un nuovo incontro tra loro, lo lega con le manette e scappa per denunciarlo. Incontra il suo collega, che però ....
"Il film troppo lambiccato, non del tutto riuscito ma interessante, ha suscitato negli Stati Uniti fastidio, ostilità, censure. Si capisce. Ci sono quasi tutte le pratiche sessuali, anche consuete e modeste, che tanti anglosassoni considerano perverse. (...) Ci sono i delitti assai raccapriccianti di un serial killer che ammazza soltanto ragazze (...) C'è una coppia socialmente e culturalmente squilibrata ma non stereotipata (...) C'è una violazione degli schemi che ha irritato almeno quanto, quasi vent'anni fa, irritò il richiamo sessuale di Isabella Rossellini in "Velluto blu" di Lynch: ma come? La nostra Meg Ryan, sognatrice e battutista bionda delle commedie sentimentali, usata per interpretare quelle cose? Ma poi c'è New York. Straordinaria. Tutto avviene nell'East Village, nella zona a sud di Manhattan, rappresentato come un luogo tragico, disperato e incerto (...) Vista con altri occhi, la metropoli esemplare rispecchia inquietudine, minaccia." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 31 dicembre 2003) "Dispiace certamente il fatto che una regista come Jane Campion, in grado di offrire in passato titoli sostanziosi e coinvolgenti, sia caduta in modo così plateale nelle trappole di un cinema banale e insulso: dove la confezione rivela capacità formali impeccabili ma non può nascondere obiettivi commerciali legati solo al taglio pruriginoso e voyeuristico. Tra drammi esistenziali inespressi, caratteri individuali appena accennati e psicanalisi da supermercato profusa a piene mani (il ricordo del padre nelle immagini 'retrò'), la vicenda va avanti a fatica, lasciando lo spettatore solo nell'attesa di vedere la ragazza 'acqua e sapone' Meg Ryan alle prese con esibizioni erotiche varie." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 136, 2003)
Incasso in euro