Anno: 1939 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:TRATTO DAL ROMANZO "IL MIO SOCIO DAVIS" DI GENNARO PRIETO
Produzione:SCALERA FILM
Distribuzione:SCALERA FILM
Carlo Romano | nel ruolo di | Prado |
Clara Calamai | nel ruolo di | Moglie Di Prado |
Clelia Matania | ||
Egisto Olivieri | ||
Erminio Spalla | nel ruolo di | Il Colonnello Gradasso |
Evi Maltagliati | nel ruolo di | La Diva |
Fedele Gentile | ||
Felice Romano | ||
Gemma Bolognesi | ||
Giulio Alfieri | ||
Guglielmo Sinaz | ||
Guido Celano | ||
Jone Romano | nel ruolo di | La Direttrice |
Licia D'Alba | ||
Mariella Lotti | nel ruolo di | Un'Educanda |
Mario Gallina | ||
Nicola Maldacea | ||
Sergio Tofano | nel ruolo di | L'Affarista In Borsa |
Vasco Creti | ||
Virgilio Riento | nel ruolo di | Il Maggiore |
Un giovane uomo d'affari, ammogliato con prole, non riesce nelle sue combinazioni perché non trova credito. Quando gli capita l'offerta di un finanziere piuttosto imbroglione, perché si assuma il nome e la responsabilità di una speculazione alquanto losca, il giovane inventa l'esistenza di un suo socio. Questo socio a poco a poco, attraverso le abili fantasie dell'autore, ottiene - specialmente per la sua misteriosa invisibilità il credito del mondo finanziario e la fiducia dei risparmiatori. In breve il giovane si arricchisce. Ma la sua stessa creazione diviene il suo incubo. Tanto più che egli, una volta ricco abbandona la vita onesta e familiare per stringere relazione con la moglie del banchiere imbroglione. Giunto all'estremo della propria pazienza, vedendosi sempre preferito negli affari e altrove alla personalità suggestiva del suo socio inesistente, egli tenta di spiegare la verità; ma non è creduto. Allora finge la propria morte e, dopo avere incendiato gli uffici della sua società, si allontana con la famiglia verso una nuova vita.
"Si potrebbe definire "Il socio invisibile" una farsa pirandelliana-formula che ha per lo meno il merito della novità-. (...) Il guaio della faccenda è proprio di essere pirandelliana: senza l'obbligo pirandelliano di andare verso il dramma. (...) ma purtroppo il film va malinconicamente a rotoli, sommerso in una inutile confusione. (...) Carlo Romano risulta in ogni modo il migliore della troupe. (...)". (Guglielmina Setti, "Il Lavoro", 2/4/1939).
Incasso in euro