Anno: 1975 Durata: 110 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Luciano Salce
Specifiche tecniche:PANORAMICA - TECHNICOLOR, TECHNOSPES
Tratto da:romanzi "Fantozzi" e "Il secondo tragico Fantozzi" di Paolo Villaggio (Ediz. Rizzoli)
Produzione:GIOVANNI BERTOLUCCI PER RIZZOLI FILM
Distribuzione:CINERIZ (1976); EAGLE PICTURES (2015) - DOMOVIDEO, MONDADORI VIDEO
Paolo Villaggio | nel ruolo di | Ragionier Ugo Fantozzi |
Anna Mazzamauro | nel ruolo di | Signorina Silvani |
Gigi Reder | nel ruolo di | Ragionier Filini |
Ugo Bologna | nel ruolo di | Capo varo nave |
Mauro Vestri | nel ruolo di | Professor Guidobaldo Maria Riccardelli |
Plinio Fernando | nel ruolo di | Mariangela Fantozzi |
Antonino Faà Di Bruno | nel ruolo di | Duca Conte Semenzaro |
Nietta Zocchi | nel ruolo di | Contessa Serbelloni-Mazzanti-Viendalmare |
Paolo Paoloni | nel ruolo di | Il megapresidente galattico |
Giuseppe Anatrelli | nel ruolo di | Calboni |
Liù Bosisio | nel ruolo di | Pina Fantozzi |
Piero Palermini | nel ruolo di | Direttore dell'hotel a Capri |
Amerigo Alberani | ||
Arnaldo Clombaioni | ||
Bruno Bartocci | ||
Dino Emanuelli | ||
Eolo Capritti | ||
Giorgio Iovine | ||
Giuseppe Terranova | ||
Luigi Rossi | ||
Mario Bartolomei | ||
Pietro Zardini | ||
Vera Drudi | ||
Willy Colombini |
Il ragionier Ugo Fantozzi è ancora protagonista, suo malgrado, di imprese disastrose. Sorteggiato per accompagnare al casinò di Montecarlo uno dei suoi principali, per portargli fortuna è costretto a rimpinzarsi d'acqua minerale fino a levarsi in aria come un palloncino. Tornato in Italia, partecipa a una cruenta battuta di caccia, durante la quale si spara addosso. A Genova, è tra i partecipanti al varo di una nuova nave, ma la bottiglia di champagne si infrange sulla sua testa invece che sullo scafo. Invitato a una festa a casa di aristocratici, si brucia il palato con dei pomodori piccanti e deve difendersi da un terribile alano che lo insegue fino a Roma. Quando si finge ammalato per portare la figlia Mariangela al circo, per non farsi scoprire da un suo superiore, anch'egli presente allo spettacolo, si nasconde nel cannone che lo 'spara' poi verso Agrigento. Durante una proiezione cinematografica del celebre film "La corazzata Potëmkin" si mette a capo di una rivolta di dipendenti, ma poi è costretto insieme agli altri a rivivere personalmente la scena della carrozzella che precipita lungo la scalinata di Odessa. Approfittando dell'assenza della moglie, organizza una seratina speciale insieme a Calboni e Filini ma alla fine sborsa solo un sacco di soldi. Approfittando di una lite tra Calboni e l'amata signorina Silvani, Fantozzi si licenzia e con la liquidazione porta la donna a fare una gita a Capri, ma oltre a spendere inutilmente tutti risparmi di una vita si schianta contro i Faraglioni mentre tenta di esercitarsi sugli sci d'acqua. Affranto dalle tante umiliazioni subite, decide di togliersi la vita annegando. Viene però ripescato e venduto come pesce surgelato. Ricomprato dalla moglie Pina, torna alla sua vita di sempre e viene riassunto dall'azienda, ma con mansioni di parafulmine.
"Indubbiamente divertente, il film manca comunque di equilibrio tra un episodio e l'altro. Si raccomanda a chi si diverte sulle disgrazie altrui." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano TV') "E' la solita commediaccia all'italiana spinta verso la farsa surrealista a furia di iperboli comiche. Questo travet ci è simpatico per la sua inconciliabilità con il mondo che lo circonda. E' sempre bravo Villaggio." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette') "Fantozzi torna, ma in realtà non è mai andato via. I primi due leggendari film - 'Fantozzi' e 'Il secondo tragico Fantozzi' - sono stati rispediti in sala (...). Il sospetto che facciano ancora molto ridere è forte, la loro attualità in questi tempi di crisi economica è invece una certezza. Fantozzi è un figlio degli anni 60 come nascita anagrafica, ma Paolo Villaggio avrebbe tranquillamente potuto inventarlo oggi. La precarietà sarebbe il suo habitat naturale, anche se tecnicamente il ragionier Ugo Fantozzi è un eroe del posto fisso. Villaggio lo creò ispirandosi a un collega, tale Bianchi (sa di nome falso, per non offendere nessuno), che aveva l'ufficio in un sottoscala: ma in realtà Fantozzi e i suoi mostruosi colleghi (Filini, Calboni, la Silvani, il megadirettoregalattico Grand. Uff. Lup. Mann.) sono il parto di un'esperienza globale, il periodo in cui Villaggio lavorò come impiegato all'Italsider di Genova. (...) Fantozzi è un eroe del Novecento." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 29 ottobre 2015)
Incasso in euro