Anno: 1984 Durata: 112 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:GROTTESCO
Regia:Dino Risi
Specifiche tecniche:PANORAMICA
Tratto da:-
Produzione:GEORGES DYBMAN PER GAUMONT, FR 3, STAND'ART, FILMEDIS (PARIGI), MANOLO BOLOGNINI PER OPERA FILM PRODUZIONE (ROMA), ARCHIMEDE INTERNATIONAL
Distribuzione:GAUMONT - VIDEA, CDE HOME VIDEO, M & R
Coluche | nel ruolo di | Re Dagobert I |
Ugo Tognazzi | nel ruolo di | Papa Honorius /il suo sosia Introcchio |
Michel Serrault | nel ruolo di | Il monaco Oratius |
Carole Bouquet | nel ruolo di | Hémeré |
Michael Lonsdale | nel ruolo di | Saint-Eloi Michel Lonsdale |
Isabella Ferrari | nel ruolo di | Crodilde |
Francesco Scali | nel ruolo di | Landek |
Sabrina Siani | nel ruolo di | Bertilde |
Karin Mai | nel ruolo di | Regina Nantilde |
Venantino Venantini | nel ruolo di | Demetrius, mercante orafo |
Antonio Vezza | nel ruolo di | Rutilius |
Claudia Cavalcanti | nel ruolo di | Fredegonde |
Isabella Dandolo | nel ruolo di | Alpaide |
Jean Pierre Rambal | nel ruolo di | Cornelius |
Ippolita Santarelli | nel ruolo di | Lavinia |
Federica Paccosi | nel ruolo di | Ragnetrude |
Gea Martire | nel ruolo di | Philliria |
Marcello Bonini Olas | nel ruolo di | Héraclius I di Bisanzio |
Fred Romani | ||
Giordano Falzoni | nel ruolo di | Humerius |
Moana Pozzi | ||
Tony Marsina | nel ruolo di | Gontran |
Il film di Risi narra la storia di un viaggio immaginario che Dagobert, re dei Franchi, compie alla volta di Roma per farsi assolvere dal Papa dai numerosi peccati della sua vita dissoluta. Siamo nella prima metà del 600 dopo Cristo, tempo, questo, di congiure e di intrighi. A Roma il vero Papa Honorius I è stato rapito e Dagobert, al posto della severa figura che si attendeva e delle punizioni che temeva, incontra un sosia indulgente e ruffiano che, dopo calde accoglienze, gli propone il matrimonio con Héméré, figlia dell'Imperatore di Bisanzio, al fine di ottenere un'alleata politica. Dagobert, rozzo ed in fondo ingenuo, sta per cadere nell'imbroglio, ma l'inganno viene per tempo scoperto ed il re smaschera l'usurpatore, rimette sul soglio pontificio il vero Papa e torna in patria, sempre accompagnato dal monaco Otarius, suo fido consigliere. Ma a Roma Otarius ha assaporato il frutto del piacere e della ricchezza e ucciderà con una spilla avvelenata Dagobert per prendere il potere e regnare insieme alla bellissima Héméré che egli farà regina. La morale della favola è affidata ad una voce fuori campo che - mentre il re ascende al cielo tirato da robuste corde per far credere al popolo in un miracolo - commenta: "il potente vince ed il popolo, riconoscente, si inchina".
"Grottesca metafora sui guasti e la corruzione del potere, satira stilisticamente ben realizzata ma spesso triviale e a tratti irritante." (Teletutto) "Dino Risi in piena decadenza: un film irrimediabilmente volgare e stupido nonostante il nome dei protagonisti. Un ridicolo tentativo di strizzare l'occhio a "L'armata Brancaleone". "(Francesco Mininni, Magazine italiano tv) "(...) ha avuto scarso successo in Italia. (...) Colpa della concorrenza di 'Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno' e della Gaumont, distributrice di entrambi, che ha deciso di mollare 'Dagobert' a favore del lavoro di Monicelli. Colpa, forse della poca popolarità di Coluche tra le nostre platee e della scarsa attenzione che da qualche anno viene data ai film di Dino Risi." (Marco Giusti. Giovanni Buttafava, "Il Patalogo", 8/9 Ubulibri, 1986)
Incasso in euro