Il paradiso all'improvviso2003

SCHEDA FILM

Il paradiso all'improvviso

Anno: 2003 Durata: 93 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Leonardo Pieraccioni

Specifiche tecniche:35 MM (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:LEONARDO PIERACCIONI PER LEVANTE E MEDUSA FILM

Distribuzione:MEDUSA

ATTORI

Leonardo Pieraccioni nel ruolo di Lorenzo
Angie Cepeda nel ruolo di Amaranta
Alessandro Haber nel ruolo di Taddeo
Rocco Papaleo nel ruolo di Bardella
Anna Maria Barbera nel ruolo di Nina
Gea Martire nel ruolo di Veronica
Giulia Montanarini nel ruolo di Mirna
Fabrizio Pizzuto nel ruolo di Fausto
Claudia Baroncini nel ruolo di Spiripicchio
Franco Javarone nel ruolo di Beppino
Augustine Jayakumar Arumugan nel ruolo di Simur
Aldo Pellegrini nel ruolo di Cugino Taddeo
Nunzia Schiano nel ruolo di Maga
Massimo Ceccherini nel ruolo di Passante
Ambra Gullà nel ruolo di Passante
Andoni Aresti Landa nel ruolo di ballerino
Daniela Azzone nel ruolo di Modella neve
Roberta Bregolin nel ruolo di Pinca Pallina
Lucio Caizzi nel ruolo di Attore teatro
Marco Conte nel ruolo di Avvocato
Domenico Costanzo nel ruolo di Attore Teatro
Francesca Della Ragione nel ruolo di Ragazza mare
Lyudmila Derkach nel ruolo di Ragazza bionda
Carlo Di Maio nel ruolo di Uomo banchetto
Agostino Esposito nel ruolo di Maresciallo
Samuel Esposito nel ruolo di Matteo
Alessandra Galluzzo nel ruolo di Ragazza bionda
Gaetano Gennai nel ruolo di Regista teatro
Pietro Ghislandi nel ruolo di Regista pioggia
Giorgio Gianassi nel ruolo di Zio Lorenzo
Giuliano Grande nel ruolo di Stalliere 1800
Emilio Fabrizio La Marca nel ruolo di Uomo vino
Alessandro Lunghi nel ruolo di Netturbino
Cristiano Militello nel ruolo di Attore teatro
Antonella Morea nel ruolo di Donnone
Osvaldo Pieraccioni nel ruolo di Papà di Lorenzo
Mary Eilen Reynolds nel ruolo di Regina Elisabetta
Brunetto Salvini nel ruolo di Prete
Alessandro Tedeschini nel ruolo di Pugile
 
 
 

SCENOGRAFIA

Frigeri, Francesco
 

COSTUMISTA

Cordaro, Claudio
 

TRAMA

Lorenzo, proprietario di una ditta che realizza effetti atmosferici per il cinema e la televisione, è un single convinto e la sua condizione di scapolo felice suscita l'invidia dei suoi due più cari amici Taddeo e Bardella, due nobili che vivono in un castello, sono fissati con le scommesse e hanno alle spalle matrimoni falliti e mogli da mantenere. Le sue convinzioni però cominciano a vacillare dopo essere giunto insieme alla sua assistente Nina a Ischia, dove incontra Amaranta, una ragazza colombiana bella e ricca che, per fare una sorpresa al suo fidanzato, gli ha commissionato una finta nevicata nella sua lussuosa villa a strapiombo sul mare...

CRITICA

"Pieraccioni sta risalendo le posizioni conquistate al tempo de 'Il ciclone' con rinnovato entusiasmo e una vena che sembrava smarrita. 'Il paradiso all'improvviso' è amabile, lieve come i petali di una Saint-Honoré, un po' vago nel definire i caratteri, ma accattivante e natalizio. (...) Complice una colonna sonora di alta ingegneria sentimentale, la vicenda procede secondo i piani dell'autore, desideroso di rientrare nel ristretto numero dei registi da cassetta. La new entry Anna Maria Barbera, colorisce il personaggio di Nina, con sagace volgarità, la stessa che le è valso il successo tv. Il film lascia intendere che Pieraccioni non ha alcuna intenzione di rompere lo schema, che pur ripetitivo, trascina lo spettatore in un gioco sciocco solo in apparenza, capace di essere crudele." (Adriano De Carlo, 'il Giornale Nuovo', 19 dicembre 2003) "Un giovanotto di provincia, spiritoso e tranquillo, che fa un mestiere inconsueto; nella sua esistenza sopravviene una ragazza esotica; lui se ne innamora follemente; la sua vita cambia. Lo schema dei film di Leonardo Pieraccioni è sempre questo, sempre uguale. (...) Anche il carattere dei film è simile: ingenuità, quasi non si ride e non succede quasi nulla, le storie raccontate con garbo possono essere salaci ma non sono scurrili, l'umorismo facile non è volgare, il protagonista Pieraccioni è simpatico e ha molta comunicativa, all'inizio il successo di pubblico è stato grandissimo. 'Il paradiso all'improvviso' comincia con un'esaltazione appassionata delle libertà e dei vantaggi del celibato, finisce con il matrimonio del protagonista: in mezzo stanno piccole avventure amorose e no, blande spiritosaggini, due amici aristocratici accaniti scommettitori, una maga cantante che emette gorgheggiando rivelazioni e vaticinii, il bel paesaggio di Lacco Ameno d'Ischia, Anna Maria Barbera dalla parlantina incomprensibile che si separa dal marito siciliano geloso e si mette con un cameriere indiano ancora più geloso. Nella commedia innocua Leonardo Pieraccioni è più carino del solito, è dimagrito molto, si muove con agile disinvoltura, sembra avere un decennio meno dei suoi trentotto anni; Angie Cepeda è meno carina del solito, troppo dimagrita, più ossuta e meno procace di come risultasse in 'Pantaleon e le visitatrici'. Massimo Ceccherini, l'aggressivo ex partner di Pieraccioni che adesso dirige film in proprio fa un'apparizione amichevole fulminea come passante, insieme con la sua ragazza danzatrice del ventre." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 17 dicembre 2003) "Il riferimento goldoniano non è casuale in quanto, contro le odierne sciatte abitudini, siamo in presenza di una vera commedia scritta a quattro mani con Giovanni Veronesi. Pur occupando la scena dal principio alla fine con intatta simpatia e accresciuta autorevolezza, Pieraccioni concede il giusto spazio alla colombiana Angie Cepeda. Ed è fiducia ben riposta perché la ragazza conferma di saper arpeggiare sui registri di una sapiente e reticente carineria. (...) 'Il paradiso all'improvviso' deve molto all'estro di questi comprimari di lusso (ai quali si aggiunge, sapida protagonista di una seconda storia, la Sconsolata della tv Anna Maria Barbera), lasciando a Haber un finale irresistibile in cui si butta ad abbracciare nientemeno che la Regina Elisabetta. Per scommessa, naturalmente." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 20 dicembre 2003) "Un 'Amici miei' all'acqua di rose, dove lui dei tre amici impenitenti scapoli o single, o anche se coniugati strenui dispregiatori di fidanzamenti e matrimoni, è quello che finisce per cascarci con tutte le scarpe. Solo che quella che sembra a Lorenzo un regalo inaspettato della vita è invece una volgare messa in scena conseguente alla scommessa che gli altri due hanno cinicamente ordito alle sue spalle. Finirà davvero così amaramente? Ma che domanda è? Malgrado la corregionalità Pieraccioni sta agli antipodi di Monicelli. Che vuole che gli si dica? E' un film tanto lieve che non ti accorgi neanche di averlo visto." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27 dicembre 2003)

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