Il paese delle spose infelici2011

SCHEDA FILM

Il paese delle spose infelici

Anno: 2011 Durata: 82 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO

Regia:Pippo Mezzapesa

Specifiche tecniche:-

Tratto da:liberamente ispirato al romanzo omonimo di Mario Desiati (Mondadori).

Produzione:DOMENICO PROCACCI PER FANDANGO IN COLLABORAZIONE CON-RAI CINEMA

Distribuzione:FANDANGO

ATTORI

Nicholas Orzella nel ruolo di Veleno
Luca Schipani nel ruolo di Zazà
Cosimo Villani nel ruolo di Cimasa
Vincenzo Leggieri nel ruolo di Capodiferro
Gennaro Albano nel ruolo di Natuccio
Aylin Prandi nel ruolo di Annalisa
Antonio Gerardi nel ruolo di Vito Cicerone
Roberto Corradino nel ruolo di Graziano
Rolando Ravello nel ruolo di Padre di Veleno
Valentina Carnelutti nel ruolo di Madre di Veleno
Nicola Rignanese nel ruolo di Cenzoum
Teresa Saponangelo nel ruolo di Madre di Natuccio
 
 

MONTAGGIO

Franchini, Giogiò
 

SCENOGRAFIA

Balestra, Sabrina

TRAMA

Veleno, quindici anni, ha dei nuovi amici. Sono diversi da lui, sono figli della strada e hanno un capo indiscusso, Zazà, autentico talento del calcio. L'allenatore Cenzoum confida che presto di Zazà si accorgerà un club importante e lo porterà via dallo squallore di un piccolo paese del Sud con l'inquinamento che le ciminiere spargono nell'aria, con la droga e, su tutto, con le invettive di Vito Cicerone, politico locale in ascesa. Veleno e Zazà diventano inseparabili, la loro diversità li completa in un'età che è di passaggio, fino a quando non comparirà sulla scena la bellissima Annalisa...

CRITICA

"Se qualcosa ancora echeggia della vena surreale che, unita all'umorismo nero, rendeva formidabile l'esperimento della docu-commedia 'Pinuccio Lovero sogno di una morte di mezza estate' - esilarante ritratto del becchino di un paese dove nessuno muore - lo stesso scenario pugliese di 'Il paese delle spose infelici' (dal romanzo di Desiati) prende altre strade. Fra disagio sociale, criminalità latente e degrado un gruppo di ragazzini sottoproletari trova ragione di coesione sul locale campetto di calcio e nella burbera dedizione del loro mister. Il leader è Zazà, promettente talento, e un'inaspettata amicizia nasce tra lui e Veleno, unico proveniente dal ceto medio. I due condividono la fascinazione per una ragazza più grande, Annalisa; figura enigmatica che - nella percezione deformata dei due ragazzini - riassume in sé l'intoccabilità di una Madonna e mille promesse di sensualità, la luminosità di una bellezza pulita e l'oscurità della perdizione. Il fiabesco che guida la metafora della perla splendente in mezzo all'immondizia cammina in bilico sull'orlo della credibilità, ma il film rivela stile e personalità." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 11 novembre 2011) "Tratto dall'omonimo romanzo di Mario Desiati, il film del pur talentuoso Mezzapesa soffre dei difetti, quasi inevitabili, delle opere prime. Il particolare triangolo che vede coinvolti due adolescenti agli antipodi ed una donna 'randagia' sulla quale aleggia la morte viene raccontato col freno a mano tirato, proiettando la sensazione di occasione persa pur con protagonisti che hanno facce interessanti e promettenti. Ad incantare, semmai, è la fotografia di una Puglia sciaguratamente stuprata ed abbandonata." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 11 novembre 2011)

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