Anno: 2009 Durata: 90 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Roger Delattre
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:LUC BESSON PER EUROPACORP, TF1 FILMS PRODUCTION, CIBY 2000, CANAL +, TPS, CNC, REGIONE RHÔNE-ALPES
Distribuzione:EAGLE PICTURES (2010)
Jean-Marie Bigard | nel ruolo di | Mario |
Doudi Strajmayster | nel ruolo di | Patrick |
Thiam Aïssatou | nel ruolo di | Nadine |
Jean Dell | nel ruolo di | Capitaino della gendarmeria |
Michel Chesneau | nel ruolo di | Il sindaco del villaggio |
Benjamin Feitelson | nel ruolo di | Roger |
Jean-Gilles Barbier | nel ruolo di | André |
Sidney Wernicke | nel ruolo di | Padre Philibert |
Philippe Faure | nel ruolo di | Vescovo |
François Siener | nel ruolo di | Giancarlo |
Alaa Oumouzoune | nel ruolo di | Abdel |
Lucie Lucas | nel ruolo di | Sarah |
Arthur Chazal | nel ruolo di | Lucien |
Cécile Breccia | nel ruolo di | Sandy |
Jacky Nercessian | nel ruolo di | Sig. Goldenberg |
Alban Lenoir | ||
Camille De Pazzis | ||
Julia Molkhou | ||
Liina Brunelle |
Mario Diccara ha scontato la sua pena a sette anni di carcere ed ora è finalmente libero. Tuttavia, Mario ha ancora in sospeso alcuni conti con la mala e per questo ha bisogno di un posto dove trovare rifugio e far calmare le acque. Si rivolge quindi a suo fratello Patrick, sacerdote, che lo indirizza presso un collega, parroco in un paesino dell'Ardèche. Giunto sul posto, però, Mario avrà una bizzarra sorpresa poiché Padre Etienne è deceduto e gli abitanti del paese pensano che lui sia il suo sostituto...
"Due nomi com e Jean-Marie Bigard e Doudi Strajmayster sono sconosciuti qui da noi. Invece in Francia, specialmente il primo, sono da anni largamente applauditi e festeggiati, soprattutto quando calcano le scene in ruoli così scopertamente comici da rasentare la farsa, il secondo con la specialità curiosa di vestire panni femminili. Adesso, un autore serio e rispettato come Luc Besson ha pensato di metterli insieme in un film da lui finanziato, affidandone la regia a un quasi esordiente, Roger Delattre che, date le virtù sceniche e creative di Bigard, il testo se l'è fatto scrivere anche da lui. Ecco così Bigard al centro di tutto. (...) La regia di Delattre ha puntato molto sui vezzi comici di Bigard (e, non solo di sfondo, su quelli di Doudi), spesso è scivolato nel facile, con gli equivoci un po' pruriginosi del prete finto e del prete vero in mezzo a varie donnine non precisamente castigate, ma in genere un certo divertimento lo ha ottenuto, come lo ottengono, di solito le commedie degli equivoci. Il merito va comunque dato a quei due protagonisti che, sia pure passando dal teatro al cinema, e pur esagerando un po', dei risultati li raggiungono. Non serviva altro." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 19 febbraio 2010) "Classica farsa alla francese, di livello regionale. (...) Il protagonista Jean-Marie Bigard è uno di quegli attori ruvidi alla Jean Gabin, molto bravo: senza forzare, rende credibile una blanda polemica antigerarchia cattolica e riesce ad essere divertente, commovente." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 19 febbraio 2010)
Incasso in euro