Anno: 1957 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Mario Monicelli
Specifiche tecniche:CINESCOPE
Tratto da:-
Produzione:GUIDO GIAMBARTOLOMEI PER ROYAL FILM (ROMA), FRANCINEX (PARIGI)
Distribuzione:CINERIZ
Vittorio De Sica | nel ruolo di | Don Antonio Locoratolo |
Marcello Mastroianni | nel ruolo di | Dottor Francesco Marchetti |
Marisa Merlini | nel ruolo di | Mafalda |
Lorella De Luca | nel ruolo di | Clamide |
Alberto Sordi | nel ruolo di | Corrado |
Gabriella Pallotta | nel ruolo di | Pasqua |
Virgilio Riento | nel ruolo di | Umberto |
Carlo Taranto | nel ruolo di | Scarafone |
Riccardo Garrone | nel ruolo di | Maresciallo dei carabinieri |
Ilaria Occhini | nel ruolo di | Rosina |
Giorgio Cerioni | nel ruolo di | Galeazzo Pesenti |
Franco Di Trocchio | nel ruolo di | Il piccolo Vito |
Gino Buzzanca | nel ruolo di | Il sindaco di Pianetta |
Il giovane medico Francesco Marchetti arriva a Pianetta, un paesino sperduto tra i monti, dove deve vedersela con la concorrenza di don Antonio, il 'guaritore' del posto, un ciarlano in cui tutti lì ripongono la massima fiducia. I cittadini rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione antitifica e Francesco non riesce ad ottenere neanche l'appoggio del sindaco, che non ha il coraggio di prendere alcuna posizione. Inoltre, don Antonio è molto furbo e fa in modo che l'arrivo del giovane medico non danneggi la sua fama. Però, quando un filtro d'amore venduto da Scarafone - l'assistente di don Antonio - a una ragazza innamorata del medico, per poco non lo avvelena, Francesco ha una prima rivincita. Purtroppo, però, non ci sono prove che riconducano la pozione al guaritore e, sconfitto per l'ennesima volta, il medico si prepara tornare in città. Sarà proprio don Antonio, però, a fermarlo e a chiedergli di salvare la vita a sua figlia Clamide, che ha tentato di avvelenarsi per amore di un soldato. E forse, anche Francesco scoprirà di avere un motivo per rimanere a Pianetta, la bella Mafalda, a cui il guaritore ha dato per anni false speranze sul suo amore perduto...
"(...) il film vive e vale per questo ritratto del 'guaritore' assai bene interpretato da De Sica (...), il profilo che Monicelli disegna è abbastanza complesso, non macchiesticamente tenuto su un'unica nota, né sguaiatamente caricaturale. Attorno a questo personaggio (...) si svolge tutta la vita del villaggio (...). Purtroppo il festevole ritmo del film viene gravemente compromesso dalle sequenze finali, frettolose e intrise di facile sentimentalismo (...), tuttavia, proprio in quest'ultima parte, abbiamo una sequenza assai notevole (...) legata all'apparizione di Alberto Sordi (...) e fornisce forse la miglior prova delle capacità narrative di Monicelli". (Anonimo, 'Cinema Nuovo', 1° gennaio 1958).
Incasso in euro