Anno: 1974 Durata: 93 Origine: USA Colore: C
Genere:AZIONE, DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:TECHNICOLOR
Tratto da:ROMANZO DI BRIAN GARFIELD
Produzione:DINO DE LAURENTIIS (1974)
Distribuzione:TITANUS - DOMOVIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)
Dopo una felice vacanza alle Hawaii con sua moglie Ruth, l'architetto Paul Kersey torna a New York, città immersa in una violenza che la polizia è impotente a fronteggiare. Un giorno, fingendosi fattorini di un supermercato, tre teppisti penetrano in casa sua, gli massacrano la moglie e gli violentano la figlia, che finisce in manicomio. Dopo un viaggio a Tucson - dove ha assistito, in un finto villaggio "western", alla ricostruzione di una battaglia tra sceriffo e fuorilegge - nasce nella mente di Paul l'idea di combattere la delinquenza al modo dei pionieri: sparando senza pietà. Con in tasca una pistola regalatagli da un collega, Kersey comincia a uscire di notte, frequentando i luoghi preferiti dai criminali per i loro assalti. Sua prima vittima è un rapinatore solitario, e in seguito, mentre New York si esalta per le imprese del misterioso "giustiziere", delinquenti d'ogni risma cadono sotto i suoi colpi. La criminalità diminuisce, ma la polizia non può ammetterlo pubblicamente, né tollerare quella spietata forma di giustizia privata. Un tenace ispettore riesce così a scoprire l'identità di Paul, che viene obbligato a lasciare per sempre New York. Non è detto, però, che anche nella sua nuova residenza i delinquenti non debbano temerne la micidiale pistola.
"Da un punto di vista narrativo e solo cinematografico è ben congegnato, ma il tema che tratta e soprattutto il modo in cui lo tratta sono a dir poco sciagurati e deliranti. Il cittadino che si fa giustizia da sè è la prima negazione della giustizia e della democrazia". (Gian Luigi Rondi, "Il Tempo") "Michael Winner non si preoccupa della logica del film per seguire il suo delirante protagonista, che ha la faccia e le smorfie di Charles Bronson, sul sentiero della vendetta". ("Telesette") " Violento, fortemente ambiguo, esaltante dove dovrebbe essere sgradevole e critico. Il film di Winner ha comunque un senso. Quello stesso che verrà completa mente smarrito nelle puntate successive". ("Magazine tv")
Incasso in euro