Anno: 1963 Durata: 205 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, GUERRA
Regia:Luchino Visconti
Specifiche tecniche:TECHNIRAMA-TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Produzione:GOFFREDO LOMBARDO PER TITANUS (ROMA), S.N. PATHE' CINEMA, S.C.G. (PARIGI)
Distribuzione:TITANUS (1963); CINETECA DI BOLOGNA, IN COLLABORAZIONE CON CIRCUITO CINEMA (2013) - CREAZIONI HOME VIDEO, MONDADORI VIDEO, DE AGOSTINI, L' UNITA' VIDEO (IL GRANDE CINEMA)- MEDUSA DVD (2001)
Burt Lancaster | nel ruolo di | Don Fabrizio, principe di Salina |
Claudia Cardinale | nel ruolo di | Angelica Sedara |
Alain Delon | nel ruolo di | Tancredi, nipote del principe |
Rina Morelli | nel ruolo di | Maria Stella, moglie del principe |
Paolo Stoppa | nel ruolo di | Don Calogero Sedara |
Romolo Valli | nel ruolo di | Padre Pirrone |
Lucilla Morlacchi | nel ruolo di | Concetta |
Ottavia Piccolo | nel ruolo di | Caterina |
Pierre Clémenti | nel ruolo di | Francesco Paolo |
Carlo Valenzano | nel ruolo di | Paolo |
Anna Maria Bottini | nel ruolo di | M.lle Dombreuil, la governante |
Terence Hill | nel ruolo di | Conte Cavriaghi Mario Girotti |
Serge Reggiani | nel ruolo di | Don Ciccio Tumeo |
Brock Fuller | nel ruolo di | Piccolo principe |
Ivo Garrani | nel ruolo di | Generale Pallavicino |
Giuliano Gemma | nel ruolo di | Generale dei garibaldini |
Leslie French | nel ruolo di | Chevalley |
Rina De Liguoro | nel ruolo di | Principessa di Presicce |
Lola Braccini | nel ruolo di | Donna Margherita |
Evelyn Stewart | nel ruolo di | Caterina |
Ida Galli | nel ruolo di | Caterina |
Marino Masé | nel ruolo di | Il tutore |
Olimpia Cavalli | nel ruolo di | Mariannina |
Howard W. Rubien | nel ruolo di | Don Diego |
Giovanni Melisenda | nel ruolo di | Don Onofrio Rotolo |
Lou Castel | nel ruolo di | Ospite alla festa |
Anna Maria Surdo | ||
Augusto Pescarini | ||
Carlo Lolli | ||
Carlo Palmucci | ||
Carmelo Artale | ||
Dante Posani | ||
Franco Gulà | ||
Giuseppe Stagnitti | ||
Halina Zalewska | ||
Marcella Rovena | ||
Maurizio Merli | ||
Rosalino Bua | ||
Stelvio Rosi | ||
Tina Lattanzi | ||
Valerio Ruggeri | ||
Vanni Materassi | ||
Vittorio Duse | ||
Winni Riva |
1860, Garibaldi con le sue camicie rosse invade la Sicilia. Nonostante lo sconvolgimento politico, l'aristocratico don Fabrizio, Principe di Salina compie egualmente con la sua famiglia il viaggio annuale verso la residenza di campagna di Donnafugata. Qui il Principe viene a sapere da Padre Pirrone che Concetta, sua figlia, si è innamorata di Tancredi, il nipote prediletto di don Fabrizio. Ma le speranze di Concetta sfioriscono rapidamente quando appare la figlia del Sindaco, Angelica Sedara. Don Fabrizio si rende conto che questo connubio tra la nuova borghesia e la declinante aristocrazia è uno dei mutamenti che deve essere accettato. Questa intesa verrà consacrata durante un grandioso ballo al termine del quale il principe si allontana meditando sul significato dei nuovi eventi che richiamano la sua attenzione e lo spingono a un sofferto bilancio della propria vita.
"(...) Solo Visconti, comunista e aristocratico, poteva con tanta sottigliezza dosare il grado di scetticismo e di poetica nostalgia del principe di fronte alle questioni sociali e politiche dell'epoca (...). E' il film di Visconti più equilibrato, più misurato, più puro e più accurato (...)". (Alberto Moravia, "L'Espresso", 7 aprile 1963) "Continuano le uscite dei film restaurati dalla Cineteca di Bologna (il primo è stato 'Delitto perfetto' di Hitchcock) e continuano le gioie per gli spettatori. (...) Rivedere il film al cinema è bello e doveroso per due motivi. In primo luogo, non pensiate di averlo mai davvero «visto» in televisione: Visconti pensava cinema in grande e 'Il gattopardo', nella sua testa e in quella del produttore Goffredo Lombardo, era la risposta italiana a 'Via col vento', per cui la magniloquenza dello stile era insita nella natura stessa del racconto. Le masse e i paesaggi erano pensati per essere ammirati sul grande schermo, e anche le scene più intimiste avevano una loro «enormità» dovuta anche alla possanza fisica di Burt Lancaster, magnifico interprete del principe di Salina. Inoltre, se all'epoca 'Il gattopardo' fu letto tutto all'interno di una diatriba politica che aveva coinvolto da subito il romanzo di Tomasi da Lampedusa e che era comprensibile solo collocandola negli anni del primo centro-sinistra, oggi il film - dopo l'anniversario del 1961 - può essere finalmente considerato una riflessione importante sul Risorgimento come rivoluzione tradita. Quella era l'idea di Visconti e dei suoi sceneggiatori (diversa da quella del romanziere), e quello è il modo giusto per ripensare il film oggi." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 24 ottobre 2013)
Incasso in euro