Anno: 2007 Durata: 106 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO
Regia:Robin Swicord
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Karen Joy Fowler
Produzione:JOHN CALLEY PRODUCTIONS, MOCKINGBIRD PICTURES
Distribuzione:SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2008)
Maria Bello | nel ruolo di | Jocelyn |
Emily Blunt | nel ruolo di | Prudie |
Maggie Grace | nel ruolo di | Allegra |
Hugh Dancy | nel ruolo di | Grigg |
Amy Brenneman | nel ruolo di | Sylvia |
Nancy Travis | nel ruolo di | Cat |
Kathy Baker | nel ruolo di | Bernadette |
Marc Blucas | nel ruolo di | Dean |
Jimmy Smits | nel ruolo di | Daniel |
Gwendoline Yeo | nel ruolo di | Dott.ssa Samantha Yep |
Parisa Fitz-Henley | nel ruolo di | Corinne |
Sybil Martinez | nel ruolo di | Sally Wong |
Miguel Najera | nel ruolo di | Señor Obando |
Kevin Zegers | ||
Lynn Redgrave |
Sei amici si riuniscono per fondare un club di discussione sulle opere di Jane Austin e, durante i loro dibattiti, si rendono conto che quello che li ha resi quasi dipendenti dalla celebre scrittrice è il fatto che, in realtà, le loro vite sembrano piuttosto la versione moderna di quelle dei personaggi più famosi dei suoi romanzi.
"Film letterario? Certamente. Noioso? Nemmeno un po'. 'Il club di Jane Austen' ci ricorda uno dei tanti motivi per cui si deve amare un buon film o romanzo. Ci fa spiare le vite finte degli altri illudendoci che non stia invece parlando della nostra. E non c'è niente di più emozionante, e spaventoso, di scoprirsi già raccontati." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 18 gennaio 2007) "Basata sull'omonimo libro di Karen Joy Fowler ('Neri Pozza'), la commedia di Robin Swicord è diretta principalmente a un pubblico femminile, che per giunta abbia una certa familiarità con la grande scrittrice. Altrimenti che sugo c'è a seguire conversazioni in cui si discute di tali Fanny, Edmund, Elinor, il colonnello Brandon, Willoughby, Marianne come fossero vecchie conoscenze? E se sulla pagina la Fowler ha spazio sufficiente per spiegare in che modo Miss Austen, attraverso il suo umorismo e la sua capacità di radiografare le psicologie, possa illuminare le confuse e convulse vite di noi contemporanei, sullo schermo tutto si riduce alla dimensione di un intreccio di storie rosa. Resta il fatto che per ogni vera 'janeite'e sentir parlare dell'arte intramontabile della propria autrice prediletta è un piacere che arriva a riverberarsi perfino su un modesto film sentimentale come questo." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 18 gennaio 2008).
Incasso in euro