Anno: 2013 Durata: 105 Origine: SVEZIA Colore: C
Genere:AVVENTURA, COMMEDIA
Regia:Felix Herngren
Specifiche tecniche:ARRI ALEXA
Tratto da:ispirato all'omonimo romanzo di Jonas Jonasson (ed. Bompiani)
Produzione:MALTE FORSSELL, FELIX HERNGREN, HENRIK JANSSON-SCHWEIZER, PATRICK NEBOUT PER NICE FLX PICTURES, IN COPRODUZIONE CON FILM I VÄST, TV4, BUENA VISTA INTERNATIONAL SWEDEN, NORDSVENSK FILMUNDERHÅLLNING
Distribuzione:EAGLE PICTURES (2014)
Robert Gustafsson | nel ruolo di | Allan Karlsson |
Iwar Wiklander | nel ruolo di | Julius Jonsson |
David Wiberg | nel ruolo di | Benny |
Mia Skäringer | nel ruolo di | Gunilla |
Jens Hultén | nel ruolo di | Il Boss |
Alan Ford | nel ruolo di | Pim |
Ralph Carlsson | nel ruolo di | Detective Ispettore Capo Aronsson |
Bianca Cruzeiro | nel ruolo di | Caracas |
Sven Lönn | nel ruolo di | Bucket |
Simon Seppänen | nel ruolo di | Bolt |
Gustav Deinoff | nel ruolo di | Ricky |
David Shackleton | nel ruolo di | Herbert Einstein |
Koldo Losada | nel ruolo di | Generale Franco |
Algirdas Romualdas | nel ruolo di | Josef Stalin |
Johan Rheborg | nel ruolo di | Tage Erlander |
Kerry Shale | nel ruolo di | Harry S. Truman |
Sigitas Rackys | nel ruolo di | Gorbachev |
Keith Chanter | nel ruolo di | Ronald Reagan |
Philip Rosch | nel ruolo di | Robert Oppenheimer |
Georg Nikoloff | nel ruolo di | Popov |
Manuel Dubra | nel ruolo di | Esteban |
Patrik Karlson | nel ruolo di | Sigvard Eklund |
Guhn Andersson | nel ruolo di | Sorella Alice |
Anders Sanzén | nel ruolo di | Ronny Hulth |
Donald Höberg | nel ruolo di | Professor Lundborg |
Viktor Friberg | nel ruolo di | Sovrintendente della Polizia |
Jan Berglund | nel ruolo di | Commerciante Gustavsson |
Gunilla Jansson | nel ruolo di | Amante di Gustavsson |
Alfred Svensson | nel ruolo di | Giovane assistente stazione di benzina |
Miglen Mirtchev | nel ruolo di | Vladimir |
Lateef Lovejoy | nel ruolo di | Douglas Freeman |
Allan Karlsson ha avuto una vita lunga e intensa ed è stato testimone di alcuni degli eventi mondiali più importanti del XIX secolo, talvolta addirittura influenzandone il corso. Nonostante il suo stato di salute sia ancora ottimale, Allan è convinto di essere ormai giunto alla fine dei suoi giorni e si ritira in una casa di riposo, dove la sua quotidianità è però pervasa dalla noia. Infatti, il giorno del suo 100esimo compleanno, l'uomo decide di fuggire e scappa dalla finestra della sua stanza. Si troverà così coinvolto in una serie di eventi comici e inaspettati...
"Dal best seller di Jonasson (Bompiani) il film è una stravaganza tra 'Forrest Gump' e 'Oltre il giardino' con un centenario (il comico Gustafsson) che scappa e si mette nei guai con una valigia di soldi sporchi. Occasione per invertire la marcia del tempo in un passato surreale dove ha avuto a che fare con prepotenti da Franco a Stalin a Nixon, colluso con spie e bombe. Nonostante le occasioni divertenti lo stupore diventa meccanico." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 24 aprile 2014) "Non di soli polizieschi vive la letteratura scandinava. Il libro da cui il film è tratto, un bestseller dello svedese Jonas Jonasson, pur non risparmiando i cadaveri appartiene piuttosto al genere comico-satirico. Dato che i protagonisti della Storia sono arruolati come guest-star la prima cosa che ti viene in mente è un 'Forrest Gump' in versione svedese. Ma ridipinto con un'abbondante verniciata di humour nero." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 24 aprile 2014) "Ispirato al bestseller dello svedese Jonas Jonasson, pubblicato in Italia da Bompiani, 'Il centenario che salto dalla finestra e scomparve' è un film che all'inizio sembra una commedia crepuscolare sulla terza età, protagonista un vecchio signore fisicamente in forma ma dall'aria svampita che il giorno del suo centesimo compleanno fugge dalla casa di riposo. Poi però la storia prende l'andamento picaresco di un viaggio verso l'ignoto che si traduce in metafora esistenziale. (...) Ne succedono di tutti i colori in un accavallarsi di situazioni divertenti e surreali che la regia di Felix Herngren sa ben valorizzare. E, pur nella sua leggerezza, la commedia suggerisce l'idea liberatoria e attraente che la vita, a volte basta un balzo e può essere reinventata." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 24 aprile 2014) "Allan Karlsson ha solo 100 anni rispetto ai 121 del Jack Crabb di 'Piccolo grande uomo' ma la sua vita non è stata meno avventurosa. (...) Se 'Forrest Gump' (l'eroe candido) sposasse 'La signora omicidi' (vecchietti assassini senza volerlo) verrebbe fuori questo gioiello svedese dove la Storia è una bomba nonsense sempre pronta a esplodere." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 24 aprile 2014) "Piacerà anche a coloro che non hanno letto il best seller dello svedese Jonas Jonasson. E pure a quelli che non hanno una simpatia particolare per le storie sulla terza età. Perché le trovate sono tante. E il protagonista, Robert Gustavsson è di una simpatia eccezionale." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 aprile 2014) "L'incipit è tenero e fulminante. (...) Delizioso film che prova come il cinema svedese sia vivace non solo per le saghe noir e poliziesche, tipo quella di Stieg Larsson. In tanti lo accostano al 'Forrest Gump' di Tom Hanks. A ben vedere, però, lascia sul palato dello spettatore un gusto picaresco: è una sorta di Emir Kusturica in salsa scandinava." (Maurizio Turrioni, 'Famiglia Cristiana', 27 aprile 2014) "Già il titolo alla García Márquez, 'Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve', segnala un prodotto fuori standard; se poi s'aggiunge che è tratto da un romanzo che ha venduto in Svezia un milione di copie, l'interesse aumenta. Una volta visto, il film dell'ex regista di corti pubblicitari e serie tv Herngren si conferma stravagante e divertente ancorché a tratti scontato. Il suo jolly è il protagonista Gustafsson - definito in patria 'l'uomo più divertente del paese' - che s'incarna nel vegliardo del titolo fuggito dall'ospizio e impadronitosi per sbaglio di una valigia stracolma di banconote. (...) la comicità in chiave stralunata, paradossale e pressoché autistica è tutta a carico dell'antieroe, un idiota sapiente in stile Forrest Gump che nel passato sarebbe stato, come 'Zelig', testimone involontario dei momenti clou della Storia. Il signor Karlsson avrebbe, infatti, combattuto in Spagna, conosciuto Franco e servito Stalin, assunto il ruolo di spia e contribuito alla caduta del muro di Berlino. Lo sviluppo da teatro dell'assurdo è supportato con abilità dalle citazioni cinefile, ma le gag e le accelerazioni slapstick non possono contare su una trama sorprendente." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 1 maggio 2014) "Jonas Jonasson è uno scrittore svedese, diversamente però da molti suoi colleghi compatrioti non si cimenta con il noir o il thriller. Cinque anni fa ha infatti pubblicato il suo primo romanzo 'Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve'. Storia piuttosto folle segnata da un successo travolgente in patria, ma anche all'estero, visto che è stato pubblicato in 35 paesi superando il milione di copie vendute nella sola Germania. Era forse inevitabile che tanto clamore venisse trasposto su grande schermo. Lo ha fatto Felix Herngren, conosciuto in Svezia perché attore e autore di serie tv, pubblicità e qualche film. La sua prima difficoltà stava nella scelta del protagonista che avrebbe dovuto attraversare tutto il Novecento. Scelta caduta su Robert Gustafsson, occhi chiarissimi su viso di volta in volta rinfrescato, naturale, invecchiato. Una bella sfida anche perché Allan Karlsson, il nostro centenario, è un personaggino curioso, parente nordico di Forrest Gump. (...) Il motto del centenario è 'pensare non serve a niente, le cose sono come sono' frase che sembra voler ribadire l'eco forrestgumpiana. Solo che Herngren non è Zemeckis e Gustafsson non è Hanks." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 1 maggio 2014)
Incasso in euro