Anno: 1956 Durata: 81 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:FANTASY, HORROR
Regia:Riccardo Freda
Specifiche tecniche:CINEMASCOPE
Tratto da:-
Produzione:ERMANNO DONATI E LUIGI CARPENTIERI PER ATHENA CINEMATOGRAFICA, TITANUS
Distribuzione:TITANUS (1957)
Gianna Maria Canale | nel ruolo di | Gisèle du Grand/duchessa Marguerite du Grand |
Carlo D'Angelo | nel ruolo di | Ispettore Santel |
Dario Michaelis | nel ruolo di | Pierre Valentin |
Wandisa Guida | nel ruolo di | Lauretta Robert |
Antoine Belpetre | nel ruolo di | Dottor du Grand |
Paul Müller | nel ruolo di | Joseph Seignoret |
Renato Tontini | nel ruolo di | Assistente del dottor du Grand |
Angelo Galassi | nel ruolo di | Ronald Fontaine Angiolo Galassi |
Charles Fawcett | nel ruolo di | Signor Robert |
Gisella Mancinotti | nel ruolo di | Amica di Lauretta |
Miranda Campa | nel ruolo di | Signora Robert |
Riccardo Freda | nel ruolo di | Un medico |
Emilio Petacci | nel ruolo di | L'antiquario |
Armando Annuale | nel ruolo di | Un anziano al funerale |
A Parigi vengono trovati i cadaveri di giovani donne completamente dissanguate. Mentre la polizia brancola nel buio, le prime pagine dei giornali pubblicano articoli allarmanti in cui si parla di un inafferrabile "vampiro". Il reporter Pierre Valentin è fermamente deciso a scoprire la verità e per questo, seguendo una tenue traccia, avvicina Lauretta, una studentessa amica di una delle ragazze assassinate, che gli racconta di essere stata ripetutamente seguita da un misterioso sconosciuto. Anche questo indizio, però, si rivela un buco nell'acqua e Pierre si ritrova costretto dal direttore del giornale a scrivere un articolo sul più importante evento mondano della stagione: la festa della duchessa Marguerite du Grand - una nobildonna di cui tutti ignorano le fattezze, dal momento che è sempre coperta di pesanti veli neri - e della sua inquietante nipote Giselle. Convinto che nel tenebroso maniero della duchessa si nasconda la chiave del mistero e spinto dalla misteriosa scomparsa di Lauretta, Pierre si introduce nottetempo nel castello, pronto ad affrontare faccia a faccia il terribile mistero...
"Definito il 'primo film italiano della paura, questo lavoro di Freda ricalca motivi non del tutto originali, non tanto nella trama, quanto nel modo in cui le varie situazioni sono state risolte. Il film perciò non può dirsi completamente riuscito, anche se non manca di sequenze abbastanza scioccanti". (Umberto Tani, in "Intermezzo", 11-12, 30 giugno 1957).
Incasso in euro