Anno: 1941 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:DA UN RACCONTO DI ZOLTAN MAGYIVANYI
Produzione:ANGELO TARCHI PER SABAUDIA FILM
Distribuzione:ACI - EUROPA
Un giovane originale finge di perdere nei parchi della città esaltate lettere d'amore ad una donna immaginaria in cui minaccia di uccidersi per lei, nella speranza che un'altra donna, trovando il disperato richiamo, venga a salvarlo dalla morte. Una di queste lettere cade in mano di un giovane professore di filosofia che accorre per far desistere il giovanotto dal suo proposito. Una seconda perviene a una graziosa collegiale che anche essa accorre al convegno. Per un equivoco il professore è scambiato per l'innamorato di un'altra collegiale assente che aveva descritto il suo immaginario fidanzato nelle pagine del diario. Dopo una serie di comiche vicende i due giovani sposeranno le due collegiali, di cui sono innamorati.
[...] Il film che è stato diretto dal regista ungherese Laszlo Kish [...] stenta a mettersi sul filo di quel minimo di plausibilità che è richiesto anche in pasticcetti del genere. Ma a metà strada il congegno bene o male si mette a funzionare e all'appuntamento finale dei quattro protagonisti e dei loro parenti, funziona regolarmente, vale a dire secondo le regole e le convenzioni del genere. Fresca distribuzione: una sorridente Maria Denis prima maniera, una Eva (Irasema) Dilian che sa essere trepida e lieve anche nelle situazioni più trite, un Maurizio D'Ancora farfallino inarrivabile, un Massimo Serato posatamente romantico.". (Sandro De Feo, "Il Messaggero", 27/5/1942).
Incasso in euro