Anno: 1997 Durata: 107 Origine: IRLANDA Colore: C
Genere:GROTTESCO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:ROBERT WALPOLE PER BBC, BORD SCANNAN NA HEIREANN, EASKEL MEDIA, RTE, THE SHOOTING GALLERY, TREASURE
Distribuzione:MIKADO FILM - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
Appena uscito di prigione e lasciato dalla fidanzata, Git Hynes è in debito con il gangster Tom French, che gli affida una missione facile facile: andare al sud a prendere un socio, tale Frank Grogan. Git viene affiancato da Bunny Kelly, criminale incallito, e poco dopo scopre che in realtà French vuole uccidere Grogan. Git vorrebbe ribellarsi ma poi tenta di accordarsi con Grogan. Costui racconta ai due di poter entrare in possesso di cliché per falsificare denaro. I tre si fermano in un albergo, e Git passa la notte con una ragazza. Al mattino, Grogan è scappato, dopo un po' lo ritrovano in albergo. Vanno tutti in un bosco, dove arriva anche French. Git scava per cercare la valigetta con i soldi. Ma la tensione all'improvviso sale e la prudenza scompare. Tutto succede rapidamente: Tom uccide Grogan, poi spara a Bunny, ferendolo, subito Git spara a Tom e lo uccide. Git e Bunny scappano con 100 mila sterline. Bunny incontra Sabrina, la ragazza con cui Git era stato in albergo, e le da una bella somma da parte di Git. I due, ormai diventati soci, decidono di partire per l'America.
"Premiatissimo al Festival di San Sebastian, 'I dilettanti' è una commedia i cui colori oscillano fra il 'nero' e il 'giallo', ma che, come la trama, riserva le sfumature più impensate. Girato con una fotografia 'sporca', in modo da accentuare quel taglio cronachistico caratterizzato da frettolose immagini rubate, il film sfodera pungenti notazioni umane contrappuntate da un'ironia non proprio oxfordiana eppure sempre tesa a sottolineare il valore dell'amicizia. Vero albero-motore del film". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 11 marzo 1998) "Dopo una partenza mesta e apparentemente afflitta, 'I diletanti' svela - quasi senza preavviso -un indole più allegra e scanzonata immettendosi nei fluidi d'una commedia outsider e perdendo di vista, via via, l'intreccio thriller che sfuma quasi nell'astenia: dialoghi irriverenti humour proletario, cerimonie dell'amicizia maschile buddy-buddy affrontate con innocua misoginia, escalation dei protagonisti che si trasformano da perdenti (e vittime) in piccoli grandi uomini, da persone inarticolate (pesanti) in protagonisti (leggeri) della propria vita. Piccolo film intelligente, premiatissimo al Festival di San Sabastian dotato di buona regia e, soprattutto, d'una ottima prova d'attori, tra i quali spicca Brendan Gleeson, omaccione tenero e indifeso". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 19 febbraio 1998)
Incasso in euro