Anno: 2003 Durata: 91 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Vincenzo Salemme
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:MIKADO FILM, CHI E' DI SCENA
Distribuzione:MIKADO
Vincenzo Salemme | nel ruolo di | Antonio |
Maurizio Casagrande | nel ruolo di | Eugenio |
Alena Seredova | nel ruolo di | Alina |
Fabio Bosco | nel ruolo di | Il nonno |
Venantino Venantini | nel ruolo di | Duilio Masera |
Enzo Cannavale | nel ruolo di | Prete |
Linda Moretti | nel ruolo di | La Nonna |
Claudio Amendola | nel ruolo di | Renato |
Tetyana Hermakowska | nel ruolo di | Raissa |
Ernesto Lama | nel ruolo di | Nicola |
Biancamaria Lelli | nel ruolo di | Segretaria |
Daniela Marazita | nel ruolo di | Cameriera |
Roberto Posse | nel ruolo di | Herbert |
Valentina Sperlì | nel ruolo di | Shila Masera |
Lily Tirinnanzi | nel ruolo di | Semenkowa Ignina |
Antonio è un quarantenne di un paesino vicino Napoli che decide di partire per Milano dopo aver letto un annuncio su Internet per partecipare ad un reality show. Quello che Antonio non sa è che il concorso è una truffa. Lui non se ne rende conto anzi è certo di essere continuamente spiato da telecamere e che le persone che lo circondano sono attori che lo mettono continuamente alla prova. Antonio si convince sempre più di essere nella trama di una soap opera e non riesce a distinguere la realtà dalla fantasia, fino a quando non arriva l'amore...
"Un'idea brillante sprecata: capovolgendo 'The Truman Show' di Peter Weir, il protagonista Salemme crede di vivere in un reality show spiato da telecamere e circondato da attori mentre, vittima d'una truffa, vive nella realtà in mezzo a persone vere. La confusione tra realtà e rappresentazione, tra tv e vita, tema niente affatto irrilevante, poteva avere sviluppi interessanti, invece la trovata si perde nella fragilità della sceneggiatura, un poco emerge e un poco viene dimenticata: l'unico elemento che ne sopravvive con costanza e coerenza è l'obbligo per Salemme di fingersi gay, il che fa malissimo. (...) Sparatorie, gelosie, cameriere italiane incapaci di parlare italiano, gravidanza; prologo con un bambino al quale il nonno, Gian di Ric e Gian, vero nome Fabio Bosco, ha insegnato a credere nella fantasia; errori di linguaggio e di pensiero. Due cose divertenti: le scenette a dispetto interpretate dalla coppia Vincenzo Salemme-Maurizio Casagrande; un'aria di guitteria del tutto indifferente alle immagini, un'atmosfera da farsa napoletana classico-modesta, assolute però simpatiche." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 16 dicembre 2003) "Coerente con la sequenza che per la quinta stagione quasi consecutiva (ha saltato il 2002) lo vede convertito dopo lunga militanza teatrale e nel cinema d'autore - appunto - in star cinematografica ogni volta al fianco di una bella ed esotica partner, il comico 46enne si cimenta con una variazione al rovescio, a suo dire, sul tema di 'Truman Show'. Quello credeva di vivere nella realtà e invece era stato incastrato e immerso in un crudele artificio, il suo personaggio crede di recitare e che tutti recitino dentro un reality show e invece è tutto vero. E grottesco, lo aggiungiamo noi: è infatti niente altro che un'imitazione delle parodie di Totò, con Salemme che fa Totò (non senza numerosi ammiccamenti a Troisi) e il fido Casagrande che fa Peppino o, a vostra scelta, Nino Taranto. Non si prova alcun piacere a troncare le gambe a un film, a un uomo di spettacolo ricco di esperienza. Che un film comico natalizio non sia portatore di chissà quali valori passi, ma quello che si richiede è almeno un po' di freschezza. E qui non c'è." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 21 dicembre 2003)
Incasso in euro