Anno: 1959 Durata: 91 Origine: FRANCIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, GUERRA, ROMANTICO
Regia:Alain Resnais
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo di Marguerite Duras
Produzione:ANATOLE DAUMAN E SAMY HALFON PER ARGOS FILM/COMO/DAIEI STUDIOS/PATHE' ENTERTAINMENT
Distribuzione:GLOBE, CINETECA DI BOLOGNA, IN COLLABORAZIONE CON CIRCUITO CINEMA (2014) - MONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA)
Emmanuelle Riva | nel ruolo di | Lei |
Eiji Okada | nel ruolo di | Lui |
Stella Dassas | nel ruolo di | La Madre |
Pierre Barbaud | nel ruolo di | Il Padre |
Bernard Fresson | nel ruolo di | Il Tedesco |
Una francese ed un giapponese s'incontrano a Hiroshima, dove la donna si è recata per recitare una parte in un film di propaganda pacifista, mentre l'uomo vi ha il suo domicilio e vi esercita la professione di architetto. Nessuno dei due ha una conoscenza esatta dei terribili casi successi a Hiroshima al tempo della distruzione della città: non hanno "visto". Ma l'architetto giapponese porta la storia di Hiroshima impressa in maniera indelebile nel suo spirito col ricordo della sua famiglia distrutta, così come la donna porta dentro di sé il ricordo del soldato tedesco, che, diciottenne, ella ha amato a Nevers, l'uomo la cui uccisione la trascinò alle soglie della follia. Ora sono entrambi, lo confessano, felicemente sposati. Lei ha cercato di seppellire il passato quando le sono nati i figli mentre lui tenta di superarlo lavorando alla riedificazione della città. Non hanno che poche ore innanzi a sé, poiché la donna deve ripartire per la Francia. Poche ore per sfuggirsi e ricercarsi per le vie, per le piazze, nei caffè, nelle sale di attesa, ma devono lasciarsi: anche sul loro amore cadrà l'oblio.
"E' l'opera singolare di un nuovo regista francese. In una doppia cornice - una Hiroshima, rinata, ma non dimentica degli orrori passati, e una Nevers provinciale e monotona nella quale però non sono cancellate le drammatiche conseguenze della guerra - è ambientato, con la tecnica degli incastri spezzettati, un 'nuovo amore' della protagonista, che ne rievoca un antico. L'eccesso del cerebralismo e un compiacente preziosismo che ricorda l'espressionismo tedesco e l'avanguardismo francese, compromettono la riuscita del film, che presenta tuttavia buone pagine di cinematografia e si vale di un'ottima interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 46, 1959)
Incasso in euro