Gervaise1955

SCHEDA FILM

Gervaise

Anno: 1955 Durata: 111 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:DRAMMATICO

Regia:René Clément

Specifiche tecniche:-

Tratto da:romanzo "L'ammazzatoio" di Emile Zola (ed.Newton & Compton).

Produzione:AGNES DELAHAIE SILVER,ANNIE DORFMANN,RAYMOND BORDERIE

Distribuzione:CINO DEL DUCA - MTS HOME VIDEO

ATTORI

Maria Schell nel ruolo di Gervaise Macquart
François Périer nel ruolo di Coupeau
Jany Holt nel ruolo di M.Me Lorilleux
Mathilde Casadesus nel ruolo di Madame Boche
Odette Florelle nel ruolo di Maman Coupeau
Suzy Delair nel ruolo di Virginie Poisson
Jacques Hilling nel ruolo di Monsieur Boche
Armand Mestral nel ruolo di Lantier
 

SOGGETTO

Zola, Émile
 

MUSICHE

Auric, Georges
 

MONTAGGIO

Rust, Henri
 

SCENOGRAFIA

Bertrand, Paul
 

COSTUMISTA

Mayo
 

EFFETTI

Cogan, Gérard

TRAMA

Gervaise, una ragazza di campagna, ha avuto per amante, fino dalla prima giovinezza, un cappellaio, Lantier, e da lui ha avuto due figli. Trasferitasi a Parigi nella speranza di far fortuna, vi esercita il suo mestiere di lavandaia: Lantier, donnaiolo e scansafatiche, vive alle sue spalle, finchè non l'abbandona per un'altra. Dopo qualche tempo Gervaise incontra Coupeau, un muratore di buona indole, col quale si sposa. Ella vorrebbe metter su una lavanderia con stireria, ma una caduta di Coupeau dal tetto è causa di molte spese straordinarie per medici e medicine, che assorbono le sue economie. Benchè le conseguenze della caduta non siano state gravi, Coupeau ne ha avuto una forte scossa: mentre prima era stato un buon lavoratore, ora non ha più voglia di lavorare e si dà al bere. Un amico di Coupeau, il fabbro Gouyet, che ammira il coraggio di Gervaise ed è di lei segretamente innamorato, le presta i denari per impiantare la sua piccola azienda. Quando tutto sembra risolversi per il meglio, riappare Lantier. Coupeau, debole e sempre più abbruttito, finisce con l'ospitarlo in casa sua. Gervaise, disgustata dallo spettacolo quotidiano del marito alcoolizzato, riprende la tresca con Lantier. Quando il fabbro Gouyet lascia per sempre Parigi, insieme col figlio maggiore di Gervaise, a quest'ultima vengon meno il coraggio e la fiducia nell'avvenire. Coupeau, in preda al delirium tremens, muore all'ospedale. I debiti si accumulano: Gervaise, ormai annientata, cede la sua bottega a Virginia, la quale già una volta le ha tolto l'amore di Lantier, ed ora, d'accordo con costui, che ha abbandonato definitivamente Gervaise, vi apre un negozio di dolci.

CRITICA

"E' un lavoro tecnicamente valido, che offre una ricostruzione minuziosa ed efficace della Parigi povera, all'epoca del secondo impero. Il regista ha saputo rievocare anche l'atmosfera cupa, greve, corrotta, disperata che circonda i personaggi della vicenda, desunta dal romanzo zoliano. Efficace l'interpretazione, specialmente da parte di Maria Shell; buona la fotografia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 41, 1957)

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