Anno: 2016 Durata: 104 Origine: USA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Regia:Michael Grandage
Specifiche tecniche:DCP
Tratto da:biografia "Max Perkins. L'editor dei geni" di Andrew Scott Berg
Produzione:JAMES BIERMAN, MICHAEL GRANDAGE, JOHN LOGAN PER MICHAEL GRANDAGE COMPANY, DESERT WOLF PRODUCTIONS
Distribuzione:EAGLE PICTURES
Colin Firth | nel ruolo di | Maxwell Perkins |
Jude Law | nel ruolo di | Thomas Wolfe |
Nicole Kidman | nel ruolo di | Aline Bernstein |
Laura Linney | nel ruolo di | Louise Perkins |
Guy Pearce | nel ruolo di | F. Scott Fitzgerald |
Dominic West | nel ruolo di | Ernest Hemingway |
Vanessa Kirby | nel ruolo di | Zelda Fitzgerald |
Demetri Goritsas | nel ruolo di | John Wheelock |
Gillian Hanna | nel ruolo di | Julia Wolfe |
Elaine Caulfield | nel ruolo di | Mabel Wolfe |
Sophia Brown | nel ruolo di | Sonia Marks |
Miquel Brown | nel ruolo di | Eleanor |
Angela Ashton | nel ruolo di | Bertha Perkins |
Eve Bracken | nel ruolo di | Zippy Perkins |
Lorna Doherty | nel ruolo di | Peggy Perkins |
Katya Watson | nel ruolo di | Jane Perkins |
Makenna McBrierty | nel ruolo di | Nancy Perkins |
Mark Phillimore | nel ruolo di | Fredrick Wolf |
New York, fine anni Venti. Storia del rapporto professionale tra il celebre scrittore americano Thomas Wolfe e Max Perkins, rinomato editor della casa editrice Scribner's Sons. Wolfe è un giovane autore di talento dalla personalità eccentrica; Perkins, invece, è un noto e rispettato redattore letterario, che ha scoperto romanzieri del calibro di F. Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway. Lavorando insieme al manoscritto del romanzo "Angelo, guarda il passato", tra lo scrittore e il suo editor nascerà un legame di amicizia che cambierà per sempre la vita di entrambi.
"Un film accurato (...), dal ricco cast: Colin Firth , Jude Law, Nicole Kidman. Tanto filologico quanto poco appassionante." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 10 novembre 2016) "(...) il copione di John Logan, pur restando debole nel disegno delle figure femminili (sbiadita la Alisa Bernstein, amante e musa di Wolfe, impersonata da Nicole Kidman), entra con finezza nelle pieghe dei caratteri dei protagonisti. Quanto agli interpreti, Colin Firth è perfetto in un ruolo tagliato su misura per lui e Jude Law si conferma ancora una volta attore di straordinaria versatilità." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 10 novembre 2016) "Piacerà a chi come noi è convinto che la grande stagione del romanzo nacque tra le due guerre. Che se un regista sa raccontare la stagione è destinato a grandi cose. Aggiungere al gradimento la gara tra Firth e Law (dopo vent'anni di cinema, l'ex ghiacciolo Jude s'è sciolto, ha acquistato nervi, sangue e follia)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 10 novembre 2016) "Se cercate l'azione, avete sbagliato film. Però non ci si annoia, anzi (...). Un dramma fitto di dialoghi acuminati, dove rifulge la classe dei due protagonisti, Colin Firth e Jude Law." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 10 novembre 2016) "Scritto da John Logan, il film scava nei rapporti tra i due, nell'ossessione di Wolfe per la scrittura (paragonata, con una certa efficace superficialità al jazz) e in quella di Perkins per la fruibilità, mostra le conseguenze di quelle «ossessioni» sulle rispettive mogli (Nicole Kidman e Laura Linney) ma colpisce soprattutto per la prova degli attori che sanno tirare il meglio dai loro caratteri opposti e da una recitazione mimetica e convincente." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 17 febbraio 2016) "Faccia a faccia tra due attori che si dividono perfettamente la scena, da una parte Firth, re dell'understatement, dall'altra Law, campione di genio e sregolatezza, il film è un inno alla meravigliosa avventura dello scrivere, all'imprescindibile fatica di cui si nutrono le opere destinate alla gloria, all'importanza degli incontri umani, senza i quali, nella maggior parte dei casi, il talento rischierebbe di non venire alla luce. (...) Sceneggiato da John Logan e realizzato grazie ai suggerimenti di Sam Mendes, che ha incoraggiato Grandage a compiere il salto dal palcoscenico al set, 'Genius' è anche un omaggio all'epoca delle carte e delle penne, delle macchine da scrivere e dei faldoni, un corredo in via di sparizione che riempie molte sequenze, accrescendo un vago senso di rimpianto per l'epoca in cui poteva succedere che l'autore di 'Angelo, guarda il passato' discutesse animatamente durante una cena con quello del 'Grande Gatsby'." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 17 febbraio 2016)
Incasso in euro