Anno: 2002 Durata: 166 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:AZIONE, DRAMMATICO, POLIZIESCO
Regia:Martin Scorsese
Specifiche tecniche:ARRIFLEX 435 / ARRIFLEX 535 / ARRIFLEX 535B, 35 MM (2.35:1), TECHNICOLOR
Tratto da:ispirato al libro "The Gangs of New York - An Informal History of the Underworld" (1928) dello storico Herbert Hashbury
Produzione:MARTIN SCORSESE E ALBERTO GRIMALDI PER CAPPA PRODUCTION, MIRAMAX FILMS, P.E.A. FILMS, SPLENDID MEDIEN AG, INCORPORATE TELEVISION COMPANY, INITIAL ENTERTAINMENT GROUP, Q&Q MEDIEN GMBH
Distribuzione:20TH CENTURY FOX
Leonardo Di Caprio | nel ruolo di | Amsterdam Vallon |
Cameron Diaz | nel ruolo di | Jenny Everdeane |
Daniel Day-Lewis | nel ruolo di | Bill Cutting |
Jim Broadbent | nel ruolo di | William 'Boss' Tweed |
John C. Reilly | nel ruolo di | Happy Jack Mulraney |
Henry Thomas | nel ruolo di | Johnny Sirocco |
Liam Neeson | nel ruolo di | 'Padre' Vallon |
Brendan Gleeson | nel ruolo di | Walter 'Monk' Mcginn |
Gary Lewis | nel ruolo di | McGloin |
Stephen Graham | nel ruolo di | Shang |
Eddie Marsan | nel ruolo di | Killoran |
Alec McCowen | nel ruolo di | Reverendo Raleigh |
David Hemmings | nel ruolo di | Schermerhorn |
Larry Gilliard Jr. | nel ruolo di | Jimmy Spoils |
Cara Seymour | nel ruolo di | Maggie |
Roger Ashton-Griffiths | nel ruolo di | P.T. Barnum |
Cian McCormack | nel ruolo di | Amsterdam da piccolo |
Andrew Gallagher | nel ruolo di | Johnny da giovane |
Gary McCormack | nel ruolo di | Uomo di Bill Cutting |
A New York, nella seconda metà del 19° secolo, varie bande lottano per spartirsi il territorio e la gestione degli affari illeciti nella zona dei Five Points. In questo contesto si sfidano due bande, i 'Dead Rabbits', guidati dal giovane Amsterdam Vallon, ed i 'Native American', condotti dallo spietato Bill Poole detto 'The Butcher', il macellaio. Amsterdam - innamorato della bella borseggiatrice Jenny Everdeane - vuole a tutti i costi vendicare la morte del padre, assassinato da Poole tempo prima. Il capo dei 'Native American', dopo il padre, intende uccidere anche il giovane Vallon per affermare il suo predominio sulla città. La lotta sarà più aspra durante gli scontri del 1863 per la chiamata obbligatoria alle armi per la Guerra civile americana.
"La definizione più giusta l'ha trovata Tullio Kezich e gliene rendiamo merito: 'film imponente, ma non ispirato'. Lame, mazze, bande feroci, coltellacci, ratti, cagnacci e battaglie peggio che ne 'Il Signore degli Anelli' (...) Scorsese corona il sogno di sempre: girare una pellicola di tremenda efficacia, senza bravi ragazzi e in balia di tori scatenati. Tremende anche le imperfezioni (tagli ottusi e forzati, scarsa introspezione, eccesso di eventi fuori orario). Ma che graffio, che grinta, che disperato bisogno di Assoluto!". (Alessio Guzzano, 'City', 24 gennaio 2003) "Scorsese è un grande scrittore: onore e sfida, coraggio e paura, deferenza e oltraggio escono dalle pagine di Dickens come di Shakespeare diventando carne, azione, passione e cronaca, nonostante qualche inadeguatezza del cast. E' da discutere se la frequente impressione di trovarsi in un set-affresco, anziché nel near-west 'vero' di New York 1850, sia un limite e non invece la metafora stilizzata della catastrofe nostra contemporanea. Da vedere". (Silvio Danese', Il Giorno', 24 gennaio 2003) "La storia comincia con uno scontro di massa sanguinoso e termina con i tumulti contro la legge sulla coscrizione obbligatoria, girati magnificamente, ed ha bravi interpreti. Il film, sempre grandioso e a volte tedioso, testimonia la capacità di Scorsese di pensare in grande". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 24 gennaio 2003) "No, 'Gangs of New York' non è capolavoro annunciato; o meglio, lo è solo in parte. Capolavoro a metà è un concetto che non regge? Sia pure: resta il fatto che il film, dopo aver mescolato per due terzi cose belle (la nervosa sequenza iniziale) con altre meno riuscite, nell'ultima parte decolla vertiginosamente offrendo allo spettatore un'ora di cinema memorabile". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 26 gennaio 2003)
Incasso in euro