SCHEDA FILM

Furore di vivere

Anno: 1959 Durata: 80 Origine: FRANCIA Colore: B/N

Genere:PSICOLOGICO

Regia:-

Specifiche tecniche:16MM

Tratto da:romanzo "Le chemin des écoliers" di Marcel Aymé

Produzione:FRANCO LONDON (PARIGI) ZEBRA (ROMA)

Distribuzione:MGM

TRAMA

Antoine e Paul sono due studenti, legati da amicizia, che nella Parigi del 1943 vanno incontro alle prime esperienze sentimentali, mentre vengono a contatto col mondo equivoco della borsa nera che dà loro i primi guadagni. Mentre il padre di Paul è al corrente della poco edificante attività del figlio, i genitori di Antoine non immaginano che il loro figliolo possa commettere un'azione men che corretta. Così quando Antoine chiede ai genitori il permesso di andare a passare qualche giorno nella villa di Paul, essi non muovono alcuna obiezione e gli danno ben volentieri il loro consenso. In realtà Antoine, che prepara un grosso colpo, non si muove da Parigi, ed è ospitato da Yvette, una sua amichetta. Ma quando il padre di Antoine rileva che il figlio ha riportato nel trimestre dei voti assai scadenti, è indotto a pensare che nella vita del figliolo ci dev'essere qualche cosa che ne turba l'equilibrio morale e gli impedisce di dedicarsi allo studio con la solita diligenza. Per saperne di più si rivolge al padre di Paul. Questi però è un poco di buono, al quale preme soprattutto che Antoine non venga disturbato nelle sue losche, ma redditizie, operazioni. Per rendere inefficace l'autorità del padre di Antoine, egli pensa di comprometterlo, facendogli conoscere una donna equivoca. Quando infatti il padre scopre che Antoine non ha lasciato la città, ma si trova in un locale con Yvette, e lo affronta, il padre di Paul lo fa raggiungere dalla donna, mettendolo sullo stesso piano del figlio. Per metter fine alla penosa scena, Antoine torna a casa col padre. La sera stessa, durante un bombardamento, avviene tra i due una spiegazione. Nell'animo di Antoine si è prodotto un profondo rivolgimento, e dalla crisi egli esce uomo e pronto ad affrontare virilmente le difficoltà dell'esistenza.

CRITICA

"Il film costituisce un tentativo d'indagine psicologica, che ha per oggetto l'animo di un adolescente sulla soglia della vita. Malgrado la collaborazione di attori validi, il tentativo non è riuscito. L'atmosfera di Parigi durante l'occupazione tedesca non è resa con sufficiente efficacia e il racconto non segue una linea stilistica rigorosa. Si tratta in complesso di un film mediocre." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 47, 1960)

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